Disamina sulla nascita dell’arte

Disamina sulla nascita dell’arte

A cura del Critico d’arte Melinda Miceli 

L’arte è attività ed energia costitutiva e integrante della storia umana, testimoniata attraverso manifestazioni segniche risalenti alla preistoria, scoperte in Africa, Europa e Asia. Dalle pitture rupestri alle sculture, dalla ceramica all’architettura, l’abilità creativa si è evoluta e trasformata nel corso dei secoli. Già nella preistoria, gli esseri umani iniziarono ad esprimersi attraverso mezzi creativi. Le pitture rupestri e i petroglifi, incisioni figurative su roccia, rinvenuti in varie parti del mondo, sono tra i più antichi esempi di arte preistorica sopravvissuti. I più conosciuti reperti si trovano nelle località di: Lascaux in Francia, Grotta del Genovese. Levanzo (Isole Egadi in Sicilia), La Marche, nell’area di Lussac-les-Chateaux, (Francia), Chauvet, presso Pont d’Arc (Francia), Grotta di Altamira in Spagna.

Questi dipinti, creati utilizzando pigmenti naturali, raffigurano animali, esseri umani, altri elementi del mondo naturale e simboli astratti. Oltre alle pitture rupestri, gli ominidi hanno lasciato numerose sculture utilizzando avorio e ossa di mammut. Tali sculture, spesso raffiguranti animali o esseri umani, venivano intagliate utilizzando strumenti di pietra. Anche le opere d’arte portatili, come perline e figurine, erano comuni durante questo periodo, realizzate utilizzando pigmenti naturali e sono state spesso trovate in grotte e ripari sotto roccia. Alcune pitture rupestri risalgono a rituali religiosi, alla fertilità femminile, altre suggeriscono rituali magici connessi alla caccia, laddove la raffigurazione della preda ferita si fa gesto propiziatorio, altre potrebbero essere collegabili a forme di narrazione fantastica. Infatti il fenomeno “arte” si configura non solo come un evento biologico, ma come un salto culturale che dà inizio ad una grande complessità evolutiva, e diventa il punto di partenza per un nuovo percorso di esplorazione del mondo attraverso i simboli. Il “segno” rappresenta una delle tante innovazioni introdotte dall’uomo Sapiens, configurandosi da subito come pratica, conoscenza ed esperienza sociale, attività dello spirito.

Durante il periodo rinascimentale, l’arte italiana ha raggiunto il suo apice, con artisti come Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello che hanno realizzato opere ancora oggi sono considerate tra le più belle mai concepite. Nel XVII secolo, l’arte barocca  raggiunse il suo massimo splendore con artisti come Caravaggio e Bernini.

Nel XIX secolo, l’arte diventa più sperimentale con l’emergere di movimenti come l’impressionismo, il post-impressionismo e l’espressionismo. Questi stili hanno introdotto nuove tecniche come l’uso di nuances vivaci e le rapide pennellate.

Nel XX secolo, l’arte ha subito un’ulteriore trasformazione, con l’emergere di movimenti come il cubismo, il surrealismo e l’arte concettuale. Queste correnti hanno sfidato le convenzioni dell’arte tradizionale, introducendo nuove tecniche, espedienti ed artifici per trasferire l’oggetto soggetto dell’opera in una dimensione non convenzionale, dove la percezione estetica e quella onirica aprono spazi ad una realtà superiore attinta spesso dall’inconscio.

Oggi, l’arte continua ad evolversi e ad adattarsi ai cambiamenti nella società e nella tecnologia.

L’arte digitale e l’arte contemporanea sperimentale sono solo alcune delle forme più recenti emerse che stanno concorrendo a comporre e definire il futuro della narrazione figurativa nella moda e nel design.

Gli stili, il senso estetico sono astrazioni che mutano nelle epoche, interpretati differentemente in ogni età.

Saper individuare le correnti e gli stili  permette di riconoscere la storia attraverso il suo riflesso figurativo, specchio ulteriore dove il simbolismo e il rimando metaforico nascondono la “verità” all’interno di una zona oscura, illuminandola al contempo. Concetto paragonabile  alle immagini totemiche capaci di ritrarre, per l’uomo paleolitico, una sorta di “primigenia teofania”, posta agli albori della religiosità nella sua perpetua e istintiva indagine gnoseologica.

Dott.ssa Melinda Miceli Critico d’arte

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.