Trovi la causa della guerra seguendo la scia del denaro

Trovi la causa della guerra seguendo la scia del denaro
Perché ogni popolo del mondo, a prescindere dalla sua capacità produttiva, è, sempre e comunque, a rischio fallimento e guerra?
Insomma, l’unica cosa certa dei sistemi sociali è che prima o poi sono tutti soggetti ad impoverimento, ingiustizia sociale, terrorismo, guerra civile o peggio, mondiale.
Nei sistemi comunisti perché troppo garantiti, ma poco produttivi.
E nei sistemi liberali, per l’eccessiva produttività di ricchezza, e parallelamente di lupi famelici di buon appetito, impegnati a socializzare le perdite e privatizzare i profitti. Poi occultati con destrezza in qualche buco nero elegantemente definito, con una punta di invidia, “paradiso fiscale”.
Insomma, in qualunque modello di Stato, tutto ruota attorno al denaro, alla produttività di ricchezza. Per il principio immutabile e immortale che: “il banco vince e il giocatore perde“.
Chi possiede la sovranità monetaria cioè “il banco“, vince: gli altri, in fila indiana, prima o poi perdono tutti.
Se la sovranità monetaria è pubblica, gestita dallo Stato, il popolo vive da sfruttatore aspettando la povera ma sicura elemosina del garantismo, mentre politici e burocrati ingrassano senza vergogna di potere, privilegi, denaro e irresponsabilità a vagonate.
E se invece il denaro è affidato ai banchieri privati; anche con una produttività di ricchezza astronomica, lo Stato liberale e una marea crescente di lavoratori e piccoli imprenditori, languono nella povertà e nell’indebitamento crescente fino alla guerra civile o al default.
Mentre i potenti della finanza hanno difficoltà a gestire il loro “legalissimo” arricchimento.
Insomma, non ci vuole Einstein per arrivare alla radice dei problemi dell’umanità, comunista o liberale che sia. Il vero rompicapo è risolverli.
Basta seguire la scia dell’accumulazione economica e arrivi dritto dritto agli intoccabili macellai dei popoli, degli Stati e del pianeta.
E non è poi così difficile capire perché il mondo finanziario, in qualunque sistema politico economico: cooperativo o competitivo, non corre rischi di nessun genere.
Le banconote non sono esposte alle perturbazioni metereologiche come le verdure del contadino, il cui raccolto è a rischio fino all’ultimo istante.
E men che meno sono esposte alla competizione selvaggia come ogni altro prodotto del mercato, perché ogni banconota ceduta dal mutuante al mutuatario è garantita da una ricca o ricchissima ipoteca immobiliare.
Quindi il mondo della finanza è a rischio zero, anzi sotto zero. Rischiano tutti, persino i neonati nell’utero materno, ma il rischio a cui sono esposti i Banchieri e i Superindustriali di tutte le razze, è scaricato direttamente o indirettamente sugli “animali da soma“: risparmiatori, mutuatari, clienti, popoli e Stati.
E guai a pensare che sia stato il Padre Eterno a cambiare “marca di sale“, giusto per rendere i popoli stupidi e sfruttabili.
No. A produrre animali da soma: popoli tagliati e cuciti a misura per essere sfruttabili dal sistema economico; ci pensano, con impareggiabile professionalità tre istituzioni: istruzione, informazione e politica, asservite o prostitute agli onestissimi “filantropi” dell’umanità: Banchieri e Industriali.
E spezzare questo doppio circuito di asservimento: culturale e finanziario, che rasenta la schiavizzazione materiale e psicologica, è solo lavoro da Padreterno.
Franco Luceri

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.