La Russia è più forte grazie alle sanzioni

La Russia è più forte grazie alle sanzioni
© MIKHAIL KLIMENTYEV / SPUTNIK / AFP - Vladimir Putin

Il Cremlino “Kiev accetti la realtà e le nostre richieste”. Zelensky: “Non cederemo territori in cambio di pace”. L’esultanza di Mosca: “Abbiamo il controllo del Mare d’Azov”

Il Mar D’Azov è completamente sotto il controllo russo: lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti citando responsabili della Crimea e di Zaporizhzhia. “I porti delle revioni di Zaporizhzhia e di Kherson non saranno mai più ucraini”, ha detto un esponente del consiglio russo per l’amministrazione civile-militare di Zaporizhzhia, Vladimir Rogov, riecheggiando le parole pronunciate nei giorni scorsi dal vicepremier della Crimea che dal 2014 e’ controllata dalla Russia, Georgy Muradov.

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskiy ha respinto nuovamente l’idea che il suo paese ceda una porzione di territorio per fare la pace con la Russia. “Editoriali sintomatici hanno cominciato ad apparire su alcuni media occidentali affermando che l’Ucraina dovrebbe accettare i cosiddetti compromessi difficili rinunciando al territorio in cambio della pace”, ha detto nel suo discorso notturno.

Il ministero della Difesa russo ha annunciato l’apertura di due corridoi umanitari per l’uscita in sicurezza delle navi straniere dal porto di Mariupol in direzione del Mar Nero e da altri sei porti del sud dell’Ucraina. “Per l’uscita sicura delle navi straniere dal porto di Mariupol è stato organizzato dalle 8 un corridoio umanitario lungo 115 miglia e largo 2 miglia in direzione del Mar Nero”, ha annunciato Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale russa.

AGI

Redazione Radici

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