L’appello di Binario 15: “Ascoltare le donne della diaspora afghana”

L’appello di Binario 15: “Ascoltare le donne della diaspora afghana”
Sulla presa del potere dei talebani in Afghanistan ne ha parlato con l’agenzia Dire la presidente dell’associazione Lorena Di Lorenzo
Se prima la maggior parte delle donne arrivava in Italia tramite i ricongiungimenti familiari oggi arrivano da sole o con la loro famiglia e fuggono da una vera e propria persecuzione”: così all’agenzia Dire Lorena Di Lorenzo, presidente dell’associazione Binario 15, sulla presa del potere dei talebani in Afghanistan.

Lo spartiacque è il 15 agosto 2021, il giorno dell’ingresso dei guerriglieri nella capitale Kabul dopo il ritiro della forze militari degli Stati Uniti e della Nato. Secondo Di Lorenzo, sociologa, esperta di migrazioni come le altre volontarie di Binario 15, un’associazione nata dieci anni fa alla Stazione Ostiense al fianco di famiglie e minori soli giunti a Roma dall’Afghanistan, “il tessuto della diaspora si sta rinnovando”.

In molti casi ad arrivare in Italia sono donne che hanno studiato e nel loro Paese lavoravano. “Per questo è fondamentale riconoscere le loro competenze, a partire dai titoli di studio” sottolinea la presidente di Binario 15. “Bisogna ascoltare la loro voce e far sì che possano ritagliarsi in maniera sempre più definita un ruolo di rappresentanza pubblica della diaspora afghana”.

Di Lorenzo rivolge un appello: “Dobbiamo andare oltre gli stereotipi dell’immagine di donna afghana che spesso esistono in Occidente, in cui la descrizione è spesso polarizzata verso la vittimizzazione”.
Secondo la rappresentante di Binario 15, un segnale è arrivato da una manifestazione che si è tenuta mercoledì scorso a Roma, in piazza Santi apostoli. “Il ruolo della diaspora è cruciale perché rappresenta la voce di chi è in Afghanistan privo di libertà, ma aiuta anche chi è qui a prendere coraggio ed uscire dai muri di silenzio e isolamento sociale” dice Di Lorenzo.

“Noi dobbiamo essere le orecchie per raccogliere i messaggi e le denunce che ci arrivano, altrimenti renderemo vano ogni sforzo”. Secondo la rappresentante di Binario 15, “i talebani, seppur apparentemente più diplomatici di un tempo, stanno perpetuando un clima di terrore e oppressione, soprattutto per le donne”.

Nella cronaca delle ultime settimane ci sono nomi e cognomi. “Dal 19 gennaio non si erano avute notizie dell’attivista Tamana Zaryab Paryani, rilasciata solo nei giorni scorsi” denuncia Di Lorenzo. “Allo stesso modo, non si hanno notizie di varie giornaliste e attiviste che hanno manifestato forme di dissenso e di recente sono state arrestate altre 40 persone”.

Redazione Radici

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