È di almeno 59 morti e 55 feriti il bilancio provvisorio di un’esplosione che si è verificata in un mercato situato nei pressi di una miniera d’oro artigianale nella regione del Sud-Ovest del Burkina Faso, stando a fonti locali citati dal quotidiano burkinabé Sidwaya. La deflagrazione sarebbe avvenuta nel primo pomeriggio di ieri e sarebbe stata innescata da un incendio che si è esteso fino a un magazzino di stoccaggio della dinamite, secondo quanto riportato da una persona rimasta ferita.
Stando alla testimonianza riportata all’emittente pubblica Rtb dall’alto commissario di Poni, la provincia in cui è avvenuto l’incidente, Antoine Sylvanus Douamba, la detonazione ha sradicato alberi e carbonizzato i capannoni che si trovavano nelle vicinanze. La maggior parte delle persone colpite dall’incidente sono state portate all’ospedale di Gaoua, capoluogo della provincia di Poni distante circa 15 chilometri dal sito di estrazione artigianale. Secondo il direttore della struttura Francis Somé, il numero di persone ferite, che sono state sistemate anche nei corridoi del pronto soccorso, “è in continuo aumento”.
Le forze armate burkinabé hanno intanto messo in sicurezza l’area dell’incidente mentre accertamenti dell’autorità giudiziaria sono in corso. È stata già aperta un’indagine per accertare cause e responsabilità dell’esplosione. Le autorità locali, stando a quanto riferisce l’emittente Radio France Internationale (Rfi), avrebbero “completamente escluso” la pista di un attacco terroristico. Gli incidenti nei siti di estrazione informale sono comuni. Lo scorso settembre, nel centro del Burkina Faso, sette minatori hanno perso la vita mentre si inoltravano in una condotto di fortuna, scatenando la rabbia della popolazione locale che ha vandalizzato la miniera.