Il Principe Harry rivuole la scorta

Il Principe Harry rivuole la scorta

C’è un altro motivo di imbarazzo per la regina Elisabetta II, già alle prese con le disgraziate vicende del principe Andrea: un altro motivo di imbarazzo creato sempre dalla sua famiglia, la Famiglia Reale. Il principe Harry vuole far causa al governo che gli ha negato le guardie del corpo della polizia quando è nel Regno Unito.

Harry vuole portare il figlieletto Archie e la piccola Lilibet in visita in patria, forse per i festeggiamenti a giugno per il Giubileo di Platino, della nonna, la regina, ma sostiene che lui e la sua famiglia “non possono tornare a casa” perchè è troppo pericoloso, ha fatto sapere un suo legale. La richiesta del principe fa seguito un incidente accaduto a Londra la scorsa estate quando la sua auto fu inseguita dai fotografi mentre lasciava un evento di beneficenza. Il principe Harry vuole un riesame giudiziario del rifiuto del ministero dell’Interno di consentirgli di pagare personalmente per la protezione della polizia quando si trova nel Regno Unito.

Il duca – che vive in Usa con la moglie Meghan dal 2019 e che non ha più le guardie del corpo, pagate con i soldi dei contribuenti da quando, nel 2020, si è sfilato dai doveri connessi alla sua posizione- sostiene che gli uomini della sua sicurezza privata non godono di una giurisdizione adeguata quando all’estero.

Il principe assicura che vuole portare la sua famiglia a visitare il suo Paese natale, ma che deve “garantire” la loro sicurezza. La coppia si paga personalmente la sua sicurezza da quando, dopo il trasferimento in Usa, l’allora presidente Donald Trump, fece sapere che non avrebbe sborsato un dollaro per la loro protezione.

I Sussex hanno però firmato accordi milionari con Netflix e Spotify e il duca ha raccontato a Oprah Winfrey che, nei contratti, ci sono anche clausole relative alla loro sicurezza.

I duchi di Sussex dunque finanziano personalmente la protezione della loro famiglia, che però non può replicare l’organizzazione garantita dalla polizia nel Regno Unito; e in assenza di tale protezione, fa sapere adesso il principe, la sua famiglia non può tornare a casa.

Harry tiene a precisare che vuole finanziare lui stesso la sua scorta, senza pretendere che i contribuenti paghino il conto; ma sostiene che i suoi bodyguard privati, oltre a non avere una giurisdizione adeguata, non potrebbero avere accesso alle informazioni di intelligence. “Il Regno Unito sarà sempre la casa del principe Harry e un Paese in cui vuole che sua moglie e i suoi figli siano al sicuro”, ha raccontato un rappresentante legale del duca. “Ma la mancanza di protezione da parte della polizia comporta un rischio personale troppo grande”.

Del resto, è comprensibile che la famiglia voglia tornare nel Regno Unito, appunto per gli eventi organizzati per i 70 anni di regno di Elisabetta II. Lilibet, la secondogenita del principe e Meghan, a sette mesi non ha ancora incontrato la sua bisnonna, la regina, nè il nonno, il principe del Galles e gli altri membri della famiglia. Quanto a Meghan, non torna nel Regno Unito dal marzo 2020.

Al contrario del duca, che fece una breve visita lo scorso luglio in occasione dell’inaugurazione della statua commemorativa della madre, Diana, la principessa del Galles, nel parco pubblico di Kensington Palace. Ma proprio in quell’occasione, Harry – dopo aver incontrato alcuni bambini e giovani gravemente malati a una festa in giardino e a un tè pomeridiano a Kew Gardens – fu inseguito dai paparazzi mentre se ne andava. E per il principe -che ha perso la madre nel drammatico incidente nel Tunnel d’Alma, a Parigi nel 1997, proprio mentre era inseguita dai paparazzi – questo è stato davvero troppo. agi

Redazione Radici

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