Finestre sull’arte

Finestre sull’arte

Rubrica di arte e comunicazione curata da Sonia Strukul

Arte fiera Padova 2021

Dal 12 al 15 novembre si è svolta la 31° mostra mercato d’arte moderna e contemporanea.

Quattro giorni all’insegna dell’arte, con oltre 15.000 opere in mostra su 28.000mq di superficie, la partecipazione di oltre 300 espositori, dalla forte risonanza nazionale e internazionale.

Dopo una pausa di un’ anno si riaprono i battenti, la voglia di ripartire c’è.

Due padiglioni dedicati alle gallerie, uno agli artisti emergenti e alle associazioni.

Un’ interessante opportunità che si ripete da ben dieci anni è Contemporary Art Talent Show, riservata a gallerie, associazioni, artisti indipendenti e collettivi che presentino opere d’arte dal costo inferiore ai 5000 euro, arricchita i due premi dedicati alle migliori opere d’arte accessibile: il Premio C.A.T. e il Premio Banca Mediolanum, che confermano ancora una volta il primato di ArtePadova nella promozione del domani dell’arte.

E’ un’ iniziativa rivolta al giovane pubblico all’arte e all’acquisto di essa, offrendo al contempo l’occasione di avere una più ampia visione sulla realtà artistica contemporanea. I visitatori avranno la possibilità di trovare l’opera più adatta al proprio sentire artistico a prezzi accessibili. Senza per questo rinunciare alla qualità e all’unicità del pezzo d’autore.

Io sono stata il sabato in tarda mattinata, ho incontrato amici artisti e galleristi  raccogliendo le loro impressioni.

Tra gli artisti chi si è dichiarato soddisfatto, chi invece ha avuto le aspettative deluse, ma una cosa ha messo tutti d’ accordo, in questo anno e mezzo di pandemia lo scenario è cambiato, gli obbiettivi, e in alcuni casi il lavoro non è più lo stesso, si è evoluto si sono affrontate tematiche e riflessioni doverose soprattutto per quanto riguarda gli artisti.

I galleristi dal canto loro hanno una gran voglia di ricominciare, ho percepito una certa effervescenza che nelle edizioni pre- covid

mancava, si lamentava una stagnazione del mercato, mentre ora il pubblico è più vivace, curioso e desideroso di circondarsi “ DEL BELLO” di portare nelle proprie case oggetti che aiutino vivere meglio.

Il fatto di aver vissuto a lungo relegati nelle proprie abitazioni ha fatto capire quanto sia importante l’ ambiente in cui viviamo , una maggiore interiorizzazione nel modo di vivere la quotidianità, cosa meglio dell’arte può darci questo, creare emozioni, abbattere  limiti e barriere che ci siamo costruiti, aprire nuovi orizzonti.

Che la famosa frase di Dostoevskij “LA BELLEZZA SALVERA’ IL MONDO” sia davvero il compiersi dell’ ideale di un’ Arte come finestra sul Mondo…..

Ho incontrato la pittrice Chiara Coltro con il suo stand al padiglione dedicato agli artisti indipendenti e associazioni, entusiasta e positiva come sempre con nuovi progetti, non posso che farle i miei migliori auguri.

Raniero Menin con le sue donne, i volti, gli sguardi, in un figurativo classico e dettagliato, interessante è la ricerca dei materiali che si insinua sulla tela, è la juta, dall’  aspetto grezzo a  suggerire una diversa lettura delle sue opere.

Gabriella Santuari artista raffinata che si avvale di una tecnica complessa per i suoi ritratti e autoritratti magnetici, abbiamo avuto una lunga chiacchierata nella quale mi ha mostrato le opere realizzate durante la pandemia,sono evanescenti, indefinite, mi ha detto che è come lei si sente in questo momento.

Enrico Pazzoni ha attirato la mia attenzione, realizza delle incisioni su legno coniugando tecnica e soggetti accattivanti, creando un’ atmosfera enigmatica, avvicinandosi all’ opera ci si allontana dalla realtà verso l’ astratto, allontanandosi l’ immagine prende forma verso un realismo unico.

Sempre nel padiglione dedicato agli artisti ho scoperto Marzia Roversi che incontra il mio gusto per una certa figurazione che si muove tra illustrazione e una pittura colta densa di rimandi all’ immaginario collettivo legato alle fiabe e ai racconti popolari. Il supporto che questa artista predilige è il legno perchè le permette di usare delle tecniche miste come la grafite, il collage e l’ olio mantenendo il dettaglio e la leggerezza che caratterizzano le sue opere.

Davvero un padiglione interessante ma continuando la visita nei due padiglioni dedicati alle gallerie l’atmosfera cambia, più patinata le gallerie si offrono al meglio negli allestimenti, le luci sono posizionate ad hoc per far risaltare le opere presentate.

Ho chiacchierato con Luigi de Marzi di ATIPOGRAFIA una realtà molto interessante, una tipografia dismessa ad Arzignano in provincia di Vicenza è stato trasformato in un luogo espositivo in un primo momento lasciando tutto o quasi allo stato originale con quel fascino che ha l’ archeologia industriale in dialogo con le opere contemporanee esposte durante le mostre, nata come associazione culturale oggi è una galleria a tutti gli effetti, ho potuto vedere il rendering del restauro che è stato fatto, questo luogo non ha certo perduto il suo appeal anzi…

 Altro incontro con STAMPERIA D’ ARTE ALBICOCCO che si trova a Udine, per loro è la prima volta ad Arte Fiera Padova.

La Stamperia d’ Arte Albicocco nasce nel 1974 ed è una delle eccellenze italiane, specializzata nella stampa d’arte calcografica, hanno lavorato nel corso degli anni per artisti di fama internazionale. Da qualche anno si propongono anche come galleria. Gianluca Albicocco mi è parso entusiasta di questa partecipazione confermando l’ interesse del pubblico verso i multipli d’ autore. Come potete vedere dalle foto ci sono opere notevoli anche per le dimensioni che non ci si aspetta per la grafica.

La mia visita si conclude qui, spero che il mondo dell’ arte possa ricominciare con un nuovo e vitale imput.

Sonia Strukul, artista esperta di arte e comunicazione

Redazione Radici

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