L’integrazione passa anche per la sicurezza digitale

L’integrazione passa anche per la sicurezza digitale

I piccoli pazienti del Centro Smile House di Roma incontrano l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale 

  • Smile House Fondazione ETS e Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale insieme per formare all’utilizzo consapevole di internet i giovani degenti, che spesso trovano nella rete l’unica finestra verso l’esterno.
  • Un’iniziativa in linea con la mission di Smile House Fondazione ETS, che cura bambini e giovani adulti con malformazioni cranio-maxillo facciali anche con un approccio multidisciplinare, consentendo al degente di acquisire la completa integrazione sociale.
  • La collaborazione si è concretizzata per la prima volta nel Centro all’interno dell’ospedale romano, uno degli 8 Centri Smile House presenti in Italia, in cui sono già stati eseguiti oltre 4.000 interventi chirurgici.

 ROMA –  L’integrazione sociale dei degenti passa anche da un utilizzo consapevole della rete. Proprio per questo, Smile House Fondazione ETS, che da oltre 24 anni cura bambini e giovani adulti con malformazioni cranio-maxillo facciali, ha organizzato un incontro tra il personale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e i pazienti che afferiscono al Centro Smile House Roma all’interno dell’Ospedale San Filippo Neri. Un’importante iniziativa pasquale, con cui sono stati formati sull’utilizzo consapevole di internet e dei social network i giovani degenti, che spesso trovano nella rete l’unica finestra verso l’esterno.

«Una delle conseguenze della convalescenza da un intervento o dall’isolamento sociale che deriva spesso da una malformazione del volto è che i pazienti trovano nella rete il principale, se non l’unico, canale per la socializzazione. Purtroppo, questo utilizzo di dispositivi collegati a internet, come cellulari e tablet, spesso non è accompagnato dalla consapevolezza dei rischi presenti nel web”, afferma Domenico Scopelliti, Vicepresidente della Smile House Fondazione ETS e Chief Medical Director della World Craniofacial Foundation. “La missione della Fondazione inizia sì con l’intervento chirurgico e le cure specialistiche, ma prosegue con un approccio multidisciplinare che consenta al degente di acquisire la completa integrazione sociale. Da qui nasce la collaborazione l’Agenzia per la Cybersicurezza».

«L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è nata per valorizzare gli aspetti di sicurezza e resilienza cibernetiche, anche attraverso un uso sicuro delle tecnologie e la conoscenza approfondita del quadro della minaccia cibernetica – spiega Nunzia Ciardi, Vicedirettore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. In quest’ottica diventa fondamentale agire per formare e rendere consapevoli i cittadini e, soprattutto, i più giovani, immersi in un contesto iperconnesso, che rischiano di essere travolti da un ambiente virtuale non sicuro.  L’Agenzia – conclude il Vicedirettore Ciardi – sta lavorando al fine di rendere i giovani non solo utenti finali accorti, ma anche partner attivi di una nuova cittadinanza digitale».

Una collaborazione che si è concretizzata per la prima volta in uno degli 8 Centri Smile House in Italia (4 Centri hub – Roma, Vicenza, Pisa e Monza, dove si svolgono attività chirurgiche primarie e trattamenti, secondari e multispecialistici, e 4 Centri spoke – a Cagliari, Taranto, Ancona e Catania, dove si svolgono trattamenti secondari e multispecialistici), in cui da 2011 sono già stati eseguiti oltre 4.000 interventi chirurgici e quasi 85.000 consulenze multidisciplinari. I piccoli degenti del Centro romano si sono confrontati con gli specialisti dell’ACN sulle opportunità della rete, ma anche sui potenziali rischi di una navigazione inconsapevole, ricevendo a fine mattinata il diploma di “Cybersecurity”, oltre a doni e uova pasquali.

La Smile House Fondazione ETS, che vanta oltre 24 anni di esperienza nell’ambito delle malformazioni del volto, si compone di Centri di cura ambulatoriali e chirurgici – SMILE HOUSE appunto, da cui il nome – istituiti all’interno di alcuni ospedali italiani, grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero della Salute sin da maggio 2008 e rinnovato da ultimo il 22 settembre 2022. La creazione di un network nazionale garantisce la presa in carico dei pazienti dalla diagnosi prenatale fino al termine del loro sviluppo psico-fisico, accompagnandoli in un percorso di cura pluriennale e multi-specialistico per un reale inserimento sociale del paziente.

Antonio Peragine

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