Donne più famose del Medioevo: Giovanna d’Arco

Donne più famose del Medioevo: Giovanna d’Arco
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Buonasera lettori! Torno dopo tanto tempo ad occuparmi della mia rubrica sulle “Donne più famose del Medioevo”. Oggi parleremo di un personaggio molto conosciuto all’interno della storia medievale, stiamo parlando di Giovanna d’Arco!

Origini

Giovanna nasce nel 1412 in Borgogna, più precisamente a Domrémy da una famiglia di contadini. Fin dalla tenera età si dimostrò molto devota e intorno ai 13 anni cominciò ad udire delle voci divine che la spingevano in nome della fede, a liberare la Francia dagli inglesi per riportare sul trono francese il delfino Carlo di Valois, legittimo sovrano . Infatti, Giovanna visse negli anni della “Guerra dei Cent’anni” in cui Francia e Inghilterra dal 1337 si stavano contendendo rispettivamente i territori di Bordeaux e delle Fiandre.

Trattato di Troyes

Nel 1420, con il Trattato di Troyes, il legittimo erede al trono di Francia, Carlo di Valois, era stato diseredato. Il Re fu sostituito da Enrico VI, il quale si trovava ad essere sia Re di Francia, sia Re d’Inghilterra. Il reggente di Francia era Giovanni di Lancaster, duca di Bedford, che puntava a far accettare il dominio inglese in tutta la Francia.

La presa di Orléan

Nel 1428, convinta dalle voci divine, Giovanna incontrò il Re Carlo di Valois a Vaucouleurs in cui si trovavano altri fedeli del sovrano. Inizialmente la giovane fu allontanata ma, grazie all’appoggio di un gran numero di sostenitori, riuscì a farsi ascoltare dal capitano Robert de Baudricourt. Raggiunto il sovrano, Giovanna le comunicò il suo piano: ottenere un esercito per liberare Orléan dagli Inglesi e rendere Carlo il sovrano legittimo. Il sovrano la mise alla prova, chiedendo di dimostrare che questa fosse una richiesta divina e così, nel 1429, Giovanna partì per Orléan. Giovanna ottenne molti consensi dal popolo, l’esercito degli Armagnacchi, i principali sostenitori di Carlo VII di Valois, raccogliendo così un gran numero di volontari. Il 27 aprile 1429 Giovanna riuscì ad entrare nella città.

Il declino

L’obiettivo successivo dopo la presa d’Orléan era Parigi, ma Carlo di Valois si dimostrò più cauto rispetto all’intervento precedente. A corte si preferiva trattare con i Borgognoni, poiché si temeva che il potere di Giovanna potesse diventare incontrollabile. Gli Inglesi ed i Borgognoni riuscirono così a consolidare la propria posizione a Parigi, resistendo ad un attacco guidato dalla giovane. Gli Armagnacchi furono costretti per ordine del Re a ritirarsi e Giovanna e i suoi familiari furono ricompensati con un titolo nobiliare. Successivamente, nel 1430,  nel corso di una tregua, Giovanna, nei pressi di Compiègne, fu fatta prigioniera dai Borgognoni e in un secondo momento fu venduta agli Inglesi per 10.000 scudi d’oro. Carlo di Valois non fece niente per salvarla e nel 1431 fu condotta nel castello di Rouen e posta sotto processo. Contro di lei erano stati mossi circa 70 capi d’accusa tra cui: eresia, stregoneria, l’essersi vestita da uomo che all’epoca era considerato accostabile all’eresia. Nel maggio del 1431 Giovanna fu condannata a morte sul rogo. Diciannove anni più tardi Carlo VII riconquistò la città che era stata la scena del martirio di Giovanna. Avviò la revisione del suo processo e nel 1456 la fanciulla venne pienamente riabilitata e consegnata alla storia di Francia. La sua vicenda non venne dimenticata e la Chiesa cattolica la dichiarò beata nel 1909 e poi santa nel 1920.

Redazione Radici

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