Arcipelago Ivan

Arcipelago Ivan

Ventisei anni fa,  nella sua casa di Novafeltria (provincia di Pesaro-Urbino), moriva Ivan Graziani.
Tantissime le sue canzoni rimaste nella memoria collettiva, a cominciare da Lugano addio, Firenze, Agnese, Paolina, Signora bionda dei ciliegi, Dottor Jeckill & Mister Hide, Taglia la testa al gallo, Franca ti amo e soprattutto l’album Pigro (con la celebre Monnalisa), considerato dalla rivista Rolling Stone tra i 100 migliori dischi della musica italiana.
Ivan è stato uno dei personaggi più originali e forse sottovalutati della musica nazionale. Originario di Teramo, attento osservatore, ha raccontato il Paese attraverso piccole storie individuali che riusciva a rendere esaltanti e intriganti nelle sue canzoni. E’ stato il primo cantautore in assoluto a salire sul palco del Tenco nella primissima edizione del 1974.
La sua tecnica chitarristica ha fatto scuola:  è considerato un anticipatore, il primo autentico cantautore rock della musica italiana.
Ieri sera, presso lo Sperimentale di Pesaro (pienissimo), si è svolto il concerto Arcipelago Ivan che ha visto sul palco Filippo Graziani (voce e chitarra) con la sua band che include Tommy Graziani (batteria), Francesco Cardelli (basso e chitarra acustica), Elia Zambardino (pianoforte, tastiere e fisarmonica). La regia è firmata da Gigi Bischi.
Lo spettacolo è l’omaggio di Filippo al padre che – come a bordo di una nave, traghetta gli spettatori attraverso musiche, racconti, letture e disegni (Ivan aveva frequentato la Scuola del Libro a Urbino) attraverso varie isole e porti per rivivere i grandi successi ma anche le canzoni dell’esordio e il lato B dei suoi dischi più famosi.
Rappresenta l’ultima tappa di un felice tour iniziato il 5 gennaio scorso a Sulmona (Teatro Caniglia) e proseguito il 7 ad Alghero (Teatro Civico), il 14 a Bergamo (Teatro Qoelet), il 20 a Copparo di Ferrara (Teatro de Micheli), il 21 a Cervignano del Friuli (Teatro Pasolini), il 26 alla Repubblica di San Marino (Teatro Dogana), per continuare il 3 febbraio a Provaglio d’Iseo (Teatro Pax), il 4 a Bardolino (Teatro Corallo), il 2 marzo a Pavullo nel Frignano (Teatro Mac Mazzieri), il 3 a Genova (Teatro Govi), il 24 a Macerata (Teatro Lauro Rossi).
Lo spettacolo è un’occasione unica per rivivere un artista che ha saputo abbinare come nessun altro l’intensità poetica (comune ai cantautori italiani del periodo) con l’energia tipicamente rock d’oltreoceano.
Filippo (che ha al suo attivo vari singoli e due album e ha partecipato nel 2014 al Festival di Sanremo nella categoria Nuove proposte con il brano Le cose belle) è indubbiamente un bravo musicista (come lo sono tutti i componenti della band). Certo, il padre era altra cosa.
Il concerto è inserito in Playlist Pesaro – rassegna della Città Creativa UNESCO per la Musica, giunta alla nona edizione su iniziativa del Comune di Pesaro e dell’AMAT, in collaborazione con Regione Marche e Ministero della Cultura e realizzata con il contributo di BPER Banca.
Paola Cecchini

Paola Cecchini

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