Sanremo? Una buffonata totale!

Sanremo? Una buffonata totale!
Italian showman Rosario Fiorello performs on stage at the Ariston theatre during the 72nd Sanremo Italian Song Festival, in Sanremo, Italy, 01 February 2022. The music festival runs from 01 to 05 February 2022. ANSA/ETTORE FERRARI

Se questa è stata la maniera di risvegliare e ringalluzzire un dormiente Ariston siamo messi male, anzi malissimo. Ma questa è la Rai, sempre più patetica e sconcertante, soprattutto perché si finanzia con i soldi dei poveri contribuenti ignari e impotenti allo squallore trasmesso.

Mi auguro un risveglio delle coscienze che non ci faccia arrendere al teatro dello scempio! Basta con il festival dei diritti LGBT e delle generazioni fluide! Dov’è finito il festival della canzone italiana?
Nonostante sia molto seguito e gran parte delle persone lo sostenga ritengo che i tempi stiano cambiando: siamo di più, siamo più forti di anni fa, la consapevolezza prende una forma più definita in noi, è incontrollabile. Ed è il momento giusto per uscire dall’ombra e gridarlo finalmente: basta con la trasgressione ostentata a tutti i costi!

Una buffonata totale! Sono due mesi che la Rai parla di Sanremo come se fosse l’evento dell’anno, come se in Italia si aspettasse solo quello e poi a cosa assistiamo? A dei ragazzetti trash che non perdono occasione di essere maleducati e blasfemi, pur di fare più audience e visualizzazioni. Ebbene, chiosando Vittorio Feltri, non mi resta che affermare: l’unica colpa che abbiamo noi anziani è di aver messo al mondo figli cretini.

La rivoluzione fluida era già da tempo al teatro Ariston, ma trasformare il festival di Sanremo – un appuntamento che ogni anno tiene incollato allo schermo famiglie e bambini, emblema della tv tradizionale convenzionale – nell’appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno.

È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non soltanto sulla tv di Stato – che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio – e non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini che guarderanno la tv per una serata in famiglia.

Un vero condensato della peggiore ideologia che mina e che vuole minare l’identità dell’uomo e della donna, della dissacrazione in modo irrispettoso dei simboli religiosi.

Propongo fortemente un boicottaggio, invitando tutti a non guardarlo. Abbiamo diritto ad una TV sana che tuteli e valorizzi l’istituzione della famiglia e della chiesa per andare verso un futuro meno nero, fumoso ed incerto. Per formare uomini sicuri di sé, della propria personalità e coscienza.

Antonio Peragine

Direttore@progetto-radici.it

Redazione

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