Elezioni, crisi del gas e scostamento di bilancio in primo piano

Elezioni, crisi del gas e scostamento di bilancio in primo piano

MOSCA – La crisi del gas e l’aumento dei costi energetici sono entrati a gamba tesa nella vita politica (oltre che sociale) dell’Italia, fagocitando di fatto la campagna elettorale. Il leader della Lega Matteo Salvini ha invocato un intervento del premier Mario Draghi, chiedendo inoltre un “armistizio tra i partiti”. “Diamo un mandato pieno al governo in carica per fare esattamen-te quello che ha fatto Macron contro il caro bollette” ha detto Salvini il 29 agosto, con riferimento al tetto del 4% agli aumenti delle bollette di luce e gas in Francia. L’armistizio tra i partiti assomiglia molto alla tregua della campagna chiesta da Calenda per risolvere il problema del gas; infatti, da Azione affermano che il Carroccio ha di fatto accettato la loro proposta di uno stop alla campagna per contrastare il caro energia. Sulla stessa scia anche Tajani (Forza Italia): “Draghi ha il nostro pieno sostegno per un intervento d’emergenza contro l’impennata dei prezzi, che eviti alle famiglie di ve-dersi staccate luce e gas e a migliaia di imprese di chiudere. Siamo pronti a sederci a un tavolo, por-tando le nostre proposte”. Il segretario del Partito democratico Enrico Letta, invece, ha detto: “La nube nera del caro-gas l’ha portata Putin con una guerra feroce a un Paese sovrano. Oggi è la prima emergenza nazionale.

Il Pd ha proposto cinque azioni immediate: un tetto europeo al prezzo del gas, un regime di prezzi amministrati per un anno per l’energia elettrica con il disaccoppiamento tra fonti fossili e rinnovabili, il raddoppio del credito d’imposta per gli extra-costi energetici delle imprese, un nuovo contratto ‘bolletta luce sociale’ per microimprese e famiglie con redditi medi e bassi e un grande piano per le rinnovabili e il risparmio energetico” aggiungendo poi: “Con che credibilità chi ha fatto cadere Draghi, oggi gli intima di agire?

La risposta la diano gli elettori”. In realtà la risposta gliela dà il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte: “Mentre noi incalzavamo Draghi propo-nendo soluzioni straordinarie e tempestive contro il caro bollette e gli stipendi troppo bassi, forse Letta era distratto tra furia bellicista per il conflitto in Ucraina, armi e inceneritori da piazzare nei decreti”. Nel centrodestra, inoltre, c’è un tema legato agli aumenti dei costi energetici che pare por-tare qualche frizione nella coalizione.

Se da un lato Salvini ha detto che per evitare la catastrofe energetica si può fare uno scostamento di bilancio da 30 miliardi, dall’altro Tremonti, candidato di Fratelli d’Italia, la vede in maniera completamente diversa, definendo lo scostamento di bilancio una misura molto rischiosa, complice l’inflazione e la speculazione in netta ripresa. Sul tema è intervenuto anche Luigi Di Maio, volto di Impegno Civico: “Il tema non è lo scostamento di bilancio, è diventato un modo per fare notizia: il tema è intervenire con miliardi di euro che servono a fermare il caro bollette”. 9col.

Redazione

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