La Cina dà il via a maxi esercitazione militare e circonda Taiwan

La Cina dà il via a maxi esercitazione militare e circonda Taiwan
© Hector RETAMAL / AFP - Gli elicotteri militari cinesi per l'esercitazione intorno a Taiwan

Si tratta della più grande operazione di tutti i tempi nell’area. Borrell in Cambogia per l’Asean: “Attività di Pechino aggressive, è normale che i legislatori dei nostri Paesi viaggino a livello internazionale”. Sospetti droni sorvolano le isole periferiche di Taiwan. Attaccati dagli hacker i siti web governativi

L’esercito cinese ha iniziato le esercitazioni militari nel mare che circonda Taiwan. Lo ha detto l’emittente statale CCTV. “Dalle 12:00 di oggi (ore 6 italiane) alle 12:00 del 7 agosto, si svolgerà un’importante esercitazione militare dell’Esercito Popolare di Liberazione”, ha dichiarato la CCTV in un post sui social media che includeva una mappa di Taiwan.

Le forze armate di Taiwan si stanno preparando “alla guerra senza cercare la guerra”, mentre la Cina ha iniziato le più grandi manovre militari della storia intorno all’isola. “Il Ministero della Difesa nazionale sottolinea che si atterra’ al principio di prepararsi alla guerra senza cercare la guerra”, si legge in un comunicato.

Borrell, attività militari Cina “aggressive”

“Non è giustificato usare una visita come pretesto per un’attività militare aggressiva nello stretto di Taiwan. È normale e corretto che i legislatori dei nostri Paesi viaggino a livello internazionale. Invitiamo tutte le parti a mantenere la calma, a esercitare la moderazione e ad agire con trasparenza”. Lo scrive su Twitter il capo della diplomazia Ue Josep Borrell, da Phnom Penh, in occasione di una riunione dei ministri degli Affari esteri dell’Asean.

Cina, visita Pelosi atto “maniacale e irresponsabile”

Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, è tornato a condannare la visita a Taiwan della speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, definendola un’azione “maniacale, irresponsabile e altamente irrazionale” da parte degli Stati Uniti.

Parlando alla riunione dei ministri degli Esteri dell’ASean a Phnom Penh, in Cambogia , Wang – come riferisce l’emittente statale cinese Cctv – ha affermato che la Cina ha compiuto il massimo sforzo diplomatico per evitare la crisi, ma “non permettera’ mai che i suoi interessi fondamentali vengano danneggiati”.
Le misure messe in atto ora e quelle future, ha avvertito il capo della diplomazia di Pechino, sono contromisure difensive necessarie e tempestive, attentamente ponderate e valutate, volte a salvaguardare la sovranita’ e la sicurezza nazionale, in in linea con il diritto internazionale e nazionale.

Presidente Taiwan, grazie al G7 per il suo sostegno alla pace

“Grazie al G7 per il sostegno alla pace e alla stabilità della regione. Taiwan è impegnata a difendere lo status quo e la nostra democrazia faticosamente conquistata. Lavoreremo con i partner che la pensano allo stesso modo per mantenere libera e aperta” la regione dell’Indo-pacifico. Lo scrive su Twitter il presidente di Taiwan Tsai Ing-wen.

Il sito web del Ministero della Difesa di Taiwan ha subito attacchi informatici ed è andato temporaneamente offline. Lo ha comunicato lo stesso ministero, aggiungendo che sta lavorando a stretto contatto con altre autorità per migliorare la sicurezza informatica mentre le tensioni con la Cina aumentano.

Asean, tensioni potrebbero causare conflitto aperto

Le tensioni su Taiwan potrebbero causare un “conflitto aperto”. È l’avvertimento lanciato in occasione della riunione ministeriale annuale tra l’Ue e l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (Asean) che è in corso in Cambogia, a Phnom Penh. I ministri degli Esteri dell’Asean si dicono quindi “preoccupati” dalle annunciate manovre militari su larga scala di Pechino intorno all’isola.

In una dichiarazione congiunta, i ministri spiegano che “l’Asean è preoccupata per l’instabilità internazionale e regionale, in particolare per i recenti sviluppi nell’adiacente regione dell’Asean, che possono portare a errori di calcolo, a seri confronti, a conflitti aperti e a conseguenze imprevedibili per le grandi potenze”.

AGI

Redazione Radici

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