Il governo britannico sospende i finanziamenti all’Unione Nazionale degli Studenti (NUS)

Il governo britannico  sospende i finanziamenti all’Unione Nazionale degli Studenti (NUS)

Il governo britannico ha sospeso i finanziamenti all’Unione Nazionale degli Studenti (NUS) a seguito dei mancati accorgimenti in tema di antisemitismo.

Una vicenda che va avanti da alcuni anni, ma che ha sempre visto il NUS non cambiare di una virgola il proprio operato, nonostante le diverse accuse di antisemitismo e continui richiami all’ordine.

Le orecchie da mercante dell’Unione nazionale degli studenti hanno portato, per l’appunto, alla sospensione dei finanziamenti, voluta dal governo di Londra in segno di solidarietà e vicinanza nei confronti degli studenti ebrei, preoccupati per una situazione che si protrae almeno dal 2014, anno in cui l’Unione Nazionale degli Studenti votò una mozione contro Israele.

L’anno successivo il Nus decise di “istituzionalizzare” il proprio dissenso contro lo Stato ebraico, decidendo di affiliarsi al movimento BDS (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni), con una mozione che passò con 19 voti contro 14 nel Consiglio del Direttivo Nazionale dell’Unione.

La contrarietà del NUS verso Israele, quindi, è entrata nell’agenda del governo britannico, che non ha potuto far altro che sospendere i finanziamenti

Il segretario all’istruzione Nadhim Zahawi, infatti, ha espresso seria “preoccupazione” per le così “tante segnalazioni di antisemitismo” legato al Nus:

“Gli studenti ebrei devono avere fiducia che questo è un organismo che li rappresenta, e dobbiamo essere sicuri che i corpi studenteschi con cui ci impegniamo parlino in modo equo per tutti gli studenti, motivo per cui ci disimpegneremo con la NUS fino a quando i problemi non saranno risolti”.

Zahawi poi è stato ancora più diretto: “L’antisemitismo non ha posto nella nostra società e lo elimineremo, ovunque si verifichi”.

La NUS ha annunciato l’apertura di un’indagine indipendente a seguito di un’ondata di denunce da parte di studenti ebrei che per il Dipartimento per l’Istruzione deve essere il primo passo che deve portare ad “azioni sostanziali”.

Strizzare l’occhio e più al BDS è solo un comportamento “anti”, che denota esclusivamente l’avversione nei confronti di Israele.

Raphael Luzon

Redazione Radici

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