È uscito “Processione”, il singolo postumo di Richard Benson

È uscito “Processione”, il singolo postumo di Richard Benson

Il brano restituisce un volto dell’artista romano, da poco scomparso, che molti non conoscevano o avevano dimenticato. Un testo intimista e un suono in bilico tra il progressive britannico e la tradizione della canzone italiana

© Facebook – Richard Benson

AGI – È disponibile sulle principali piattaforme digitali “Processione”, il nuovo singolo di Richard Benson, che esce postumo a quasi un mese dalla sua scomparsa. L’incisione nasce dall’incontro tra l’artista anglo-romano e i produttori Francesco James Dini Marco Torri, anche batterista, che avevano deciso di contattarlo dopo aver visto un video nel quale Benson lo eseguiva con la chitarra acustica.

“La canzone, pur essendo registrata in bassa qualità, ci aveva colpito, sia per l’enorme potenziale, sia per il giro armonico che per il testo”, hanno spiegato Dini e Torri a Rolling Stone, che ha pubblicato il pezzo in anteprima, “ci siamo detti: ti immagini questo pezzo prodotto come si deve? Sarebbe una bomba. E come una sfida ci siamo risposti: chiamiamolo e facciamolo”.

Un riscatto in extremis

Composta, insieme ad altri brani ancora inediti, nella clinica dove Benson ha trascorso i suoi ultimi mesi di vita, ‘Processione’ coglierà di sorpresa chi conosceva solo l’ultima fase della sua carriera. ‘L’inferno dei vivi’, il secondo Lp uscito nel 2015, aveva toni paradossali e autoparodistici che apparivano al servizio di quel personaggio che, incarnando il ruolo ancestrale di capro espiatorio (ma più che Girard, dato che siamo a Roma, non è peregrino evocare suggestioni cristologiche), saliva sul palco per essere bersagliato con generi alimentari e insulti. In ‘Processione’ si avverte invece una grande voglia di riscatto, di saldare i conti non solo con il passato recente ma anche con gli esordi all’insegna del prog italiano.

Il testo, intimista, è opera di Cinzia Colibazzi, l’operatrice sanitaria che lo aveva in cura. La voce è potente, non sembra quella di un uomo malato, anzi, esplode di vitalità quando sale di tono nel finale. Di distorsioni pesanti o lancinanti assoli neoclassici non c’è nemmeno l’ombra. ‘Processione’ è bilanciata tra richiami strutturali alla tradizione della canzone italiana – più quella (absit iniuria) sanremese che cantautoriale – e un suono che si abbevera all’avanguardia britannica di formazioni come i Soft Machine. Due mondi dalla cui collisione è nata una figura unica come Benson, che con questo lavoro postumo ha ricordato a tutti che è stato molto altro e molto di più di un signore con la parrucca che si faceva tirare addosso polli.

Il cerchio si è chiuso e Richard può, ora, trovare veramente pace.

Redazione

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