Tra covid, brexit e amore, Marco Varvello racconta Londra negli anni venti (del duemila)

Tra covid, brexit e amore, Marco Varvello racconta Londra negli anni venti (del duemila)
 Di Alessandro Allocca

“Dopo “Brexit Blues” pubblicato nel 2019, serie di racconti con storie sulle conseguenze della Brexit sulla vita di persone e famiglie, Marco Varvello volto storico della Rai, nonché responsabile della redazione della capitale inglese, torna a descrivere l’attualità del paese attraverso un nuovo libro: “Londra Anni Venti” edito da Bompiani”. Ne scrive Alessandro Allocca che ha intervistato Varvello per “LondraItalia.com”, quotidiano online diretto da Francesco Ragni.
“È la storia di Allegra e George: lei giornalista in carriera del Sunday Times, lui camionista deluso e scontroso, figlio di nordirlandesi emigrati e orgoglioso difensore dei valori british. Una storia d’amore in apparenza improbabile, in una nazione in cui permangono marcate forme di classismo, ma che nel bene e nel male appare di nuovo possibile nella metropoli inglese, questa volta descritta nel silenzio surreale imposto dal “restate a casa” perchè fuori c’è un pericolo mortale chiamato coronavirus.

Così lontani, e tuttavia così vicini, per forza e per amore: a causa del lockdown Allegra e George convivono rinchiusi in una abitazione, sono protetti dal mondo esterno, fatto di convinzioni e di pregiudizi, ma non da quello interno, e quindi dalle insidie nascoste nelle loro personalità e nel loro passato.

I trascorsi tornano a chiedere conto, in particolare per George, che si ritrova coinvolto nel riaccendersi delle tensioni in Ulster, nonostante i Troubles siano stati consegnati alla storia. Ma uno strano vento insidioso sembra voler tornare da tempi lontani sotto nuove e imprevedibili forme. ‘Londra anni Venti’ si rivela anche profetico, perchè fra le tante angosce proiettate nel presente si percepisce anche l’ultima e forse più opprimente: quella del poscritto di una sinistra nuova guerra in Europa, le cui ombre sono destinate a far lampeggiare chissà cos’altro sulla sorte dell’isola di Allegra e George, e non solo.

D. Come è nato questo nuovo romanzo, quali sono state le fonti di ispirazione?

R. Racconto una storia d’amore, improbabile, anzi pressoche’ impossibile in tempi normali. Ma questi nostri anni Venti, quelli che stiamo tutti vivendo adesso, non sono tempi normali. Tanto piu’ Oltremanica dove oltre a Covid e alla guerra era avvenuta ben prima anche la Brexit, cioe’ l’uscita del Paese dall’Unione europea dopo quasi mezzo secolo. Un vero terremoto. Chiunque viva da queste parti, come anche moltissimi Italiani e Sardi espatriati, lo respira e sperimenta tutti i giorni. Cosi’ la storia d’amore tra Allegra e George, i due protagonisti, come tutte le vicende umane e personali, non si snoda in un vuoto fatto solo di romanticismo e poesia ma fa i conti con quello che succede attorno a loro. Nella piccola storia di una coppia travagliata cerco di raccontare la storia e i cambiamenti epocali di questo inizio di decennio. Abbiamo tutti studiato le vicende degli anni Venti di un secolo fa: effervescenti, creativi, turbolenti tra le due guerre mondiali. Ma anche i nostri contemporanei anni Venti non scherzano!

D. Che Regno Unito descrive come sfondo della storia del romanzo? Come definirebbe il Regno Unito degli anni Venti?

R. Un Paese piu’ chiuso in se stesso, che ha staccato molti legami con il Continente, basti pensare agli scambi di studenti tramite programmi europei tipo Erasmus e al crollo di studenti europei nei college e Università inglesi, Lo vediamo tutti, il Paese è diventato un po’ più isolano e meno accogliente. La spaccatura della Brexit, che ha diviso a metà i Britannici, si vede ancora, nonostante il Premier Johnson sembri il comandante in capo, sempre ottimista e spavaldo. Sono ferite lunghe da rimarginare, anche nella storia d’amore tra Allegra e George. In ogni caso nei momenti di crisi come la pandemia prima e la guerra in Ucraina prevale sempre il senso nazionale, qui più che in Italia. E così i disastri del Covid hanno mascherato quelli della Brexit e la solidarietà all’Ucraina prevale su tutto. In fondo Johnson è un uomo fortunato, ha potuto scaricare all’esterno tante tensioni e squilibri della società britannica”.

D. Resiste comunque una speranza di condivisione e di futuro insieme sia per i protagonisti del libro sia per il Paese intero?

R. “Allegra e George si buttano uno nelle braccia dell’altro. La pandemia ha ricordato a tutti quanto fragile sia la nostra vita, quanto preziosa. Si amano nonostante siano cosi’ diversi. Provengono da mondi distanti ma si ritrovano, appassionati e incuranti del giudizio altrui. Come ogni sentimento forte riescono ad amarsi quando non si fanno condizionare dagli altri, familiari o presunti amici. Solo facendosi sorprendere dall’amore inatteso, non soffocandolo con convenzioni e stereotipi possono continuare a condividere la vita. Ce la faranno? …. Occorre arrivare alla fine del mio romanzo per saperlo!”. Io ho raccontato la loro storia, tra Belfast e Londra, tra Brexit e Covid. Nessuna vicenda personale o di coppia galleggia sul nulla, senza essere immersa cioè nel proprio ambiente sociale, politico, storico. Nell’improbabile amore tra i due ho cercato di descrivere un intero periodo, pieno di travaglio e di cambiamenti soprattutto qui in Inghilterra.
“Londra Anni Venti” è in vendita, tra gli altre librerie e piattaforme online, presso l’Italian Book Shop a Londra (123 Gloucester Rd, South Kensington, London SW7 4TE) mentre venerdì 20 maggio sarà presentato dall’autore in conversazione con Matt Frei presentatore di Channel 4 News, e Deborah Bonetti direttrice dell’FPA – Foreign Press Association, presso l’Istituto italiano di Cultura a Londra, dalle ore 18.30 con ingresso gratuito”.

Redazione Radici

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