Qualcuno ha deciso di pensare davvero alla sicurezza degli smartphone

Qualcuno ha deciso di pensare davvero alla sicurezza degli smartphone

In un settore in cui l’innovazione sembra essersi concentrata solo sul comparto fotografico, Google gioca una partita tutta sua e con i Pixel 6 punta a quello che dovrebbe essere il primo obiettivo di uno smartphone: tenere al sicuro i nostri dati

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© Google – I Google Pixel 6 Pro

Il tempo delle timide comparsate è finito e, accantonate certe velleità post-futuriste, Google sembra aver deciso di fare sul serio in un settore affollato come quello degli smartphone.

A voler fare un po’ di dietrologia, parrebbe quasi che qualcuno in Occidente abbia deciso che il mercato è stato lasciato per troppi anni in mano all’estremo oriente o che in azienda si sia stabilito che, se già sette smartphone su dieci usano il sistema operativo Android, non c’è motivo per cui Google non debba usare la sua posizione dominante anche sull’hardware.

Solo che, come spesso accade, a Mountain View hanno deciso di giocare una partita tutto loro, fregandosene dell’ossessione mainstream per la fotografia, e puntando tutto su aspetti essenziali come l’usabilità e la sicurezza che altri troppo spesso tralasciano a favore di orpelli pleonastici. E così sono nati i Pixel 6, nella versione ‘base’ e in quella Pro.

L’estetica, devono essersi detti in casa Google, non serve quando va a discapito della funzionalità, così – ad esempio – il blocco delle fotocamere è inserito in una fascia in rilievo che di sicuro non conferisce grazia. Ma che importa quando hai a bordo le fotocamere di Google che da tempi non sospetti hanno dimostrato di essere capaci di prestazioni sorprendenti?

Ma, di nuovo, non è di fotografia che stiamo parlando, così quanto c’è di veramente innovativo in questi Pixel 6 risiede nel SoC (per intenderci il  circuito integrato che in un solo chip contiene un intero sistema che fa funzionare lo smartphone) Google Tensor che, come dice il nome stesso, a Mountain View si sono fatti in casa per incentrarlo interamente sull’intelligenza artificiale.

L’obiettivo è di andare oltre alla potenza computazionale dei processori top di gamma dei produttori tradizionali per sviluppare processi di machine learning, algoritmi che possono essere eseguiti localmente con il minor dispendio possibile di energia.

Ma, come diceva un vecchio slogan pubblicitario, la potenza è niente senza controllo, così alle capacità in termini di intelligenza artificiale è stata accoppiata la sicurezza del Tensor Security Core appoggiato sul chipset Titan M2 per tenere al sicuro le informazioni sensibili da possibili attacchi software o fisici (elettromagnetici, laser, alto voltaggio).

Per capire dove vadano questi nuovi Pixel ne abbiamo parlato con Peter Prunuske, direttore del product management di Google, focalizzato proprio su questi device.

Quali sono le differenze tra Pixel e gli altri telefoni?

Crediamo che Pixel fornisca un punto di accesso immediato a tutte le esperienze utili che da sempre Google offre. Il nostro obiettivo è quello di costruire un’esperienza di mobile computing che gli utenti scelgano esclusivamente per le esperienze utili che fornisce. Questo è importante perché lo smartphone tende a essere il dispositivo computazionale di base nella vita di una persona, e la tecnologia ha bisogno di capire il vostro contesto, anticipare le vostre esigenze, consentire di fare cose – e anche fare cose per voi. E questo include esperienze che si possono ottenere solo su Pixel.

Ad esempio?

Con il recente annuncio di Pixel 6, una delle caratteristiche che ci entusiasma di più è Real Tone. Grazie a un’ampia ricerca sugli utenti e sfruttando l’intelligenza di Google, siamo stati in grado di assicurarci che le immagini scattate con Pixel 6 e Pixel 6 Pro evidenziassero le sfumature di tutte le tonalità della pelle. Siamo incredibilmente orgogliosi che Real Tone abbia contribuito a rendere Pixel 6 il telefono con la fotocamera più inclusiva disponibile. Un’altra esclusiva di Pixel è Magic Eraser, che permette agli utenti di rimuovere facilmente i dettagli indesiderati direttamente dalle proprie foto. I nostri algoritmi suggeriranno automaticamente le persone e gli oggetti che si potrebbero voler rimuovere, ma l’utente potrà anche selezionarli manualmente.

Quali sono le peculiarità di Pixel su cui concentrarsi?

Le fotocamere degli smartphone Pixel sono continuamente classificate da terze parti indipendenti come alcune delle migliori disponibili sul mercato, ma per noi non si tratta solo di megapixel. Ma ciò che le persone amano veramente dipende dai loro interessi e preferenze. Per alcuni è il nuovissimo sistema della fotocamera – dato dagli importanti aggiornamenti che permettono funzioni trasformative come la gomma magica e la sfocatura, o le nuove funzioni di traduzione che rendono il telefono incredibilmente utile per capire il mondo che ti circonda, dato che sempre più persone stanno ricominciando a viaggiare. Per altri è il design audace con un look rafforzato dal software all’interno e l’hardware all’esterno.

I Pixel 6 montano Android 12, una piccola rivoluzione in termini di sistema operativo

Android 12 fa sì che il tuo telefono sia davvero il tuo telefono, adattandosi perfettamente alle tue necessità, garantendo sicurezza e privacy anche nel design grazie all’impostazione predefinita, e con un aspetto meraviglioso sin dal suo primo avvio.

I telefoni Pixel sono ottimi dal punto di vista della privacy e della sicurezza e sarebbe interessante capire come e perché Google garantisce tale qualità e cosa abbiano rispetto ad altri brand.

L’approccio di Google alla sicurezza è incentrato sulla privacy dell’utente e sulla trasparenza da parte del brand, e questo vale anche per il chipset. Pixel 6 e Pixel 6 Pro sono i nostri smartphone più sicuri fino a oggi, con 5 anni di aggiornamenti di sicurezza e più livelli di protezione hardware. Crediamo nel concetto di “defense in depth”, che è il motivo per cui non ci fermiamo a un solo livello di sicurezza basato sull’hardware come fanno altri, ecco perché il Titan M2 è una parte così importante per noi. La serie Titan M è usata in tutti i modelli Pixel e non solo nello smartphone top di gamma, perché crediamo che le migliori protezioni dovrebbero essere disponibili allo stesso modo per tutti i clienti, non solo quelli che possiedono un telefono di fascia alta.

Qual è il target di Pixel?

Un ampio target di persone con diversi background, interessi ed età, sta pensando di cambiare smartphone. Il nostro obiettivo è quello di ideare prodotti utili per il maggior numero possibile di utenti, ed è per questo che a oggi possiamo offrire smartphone a tre diversi range di prezzo. Con ognuno di questi smartphone si avranno tutte le prestazioni e le caratteristiche di sicurezza che ci si aspettano da un Pixel – e tutto in un’esperienza che si adatta perfettamente all’utente. Pixel fa un ottimo lavoro nel garantire un’esperienza Google più fluida e utile a tutti, non importa chi sei, dove vivi o cosa stai cercando di fare.

Eppure trovare i Pixel in Italia non è così facile. Qual è la strategia di lancio del prodotto?

A causa di una serie di fattori, tra cui la domanda globale e i problemi di fornitura, non siamo in grado di rendere i nostri prodotti disponibili ad alti volumi in tutti i mercati. Restiamo comunque ben presenti nel mercato con i nostri attuali telefoni Pixel e non vediamo l’ora di portare i prossimi dispositivi Pixel in Spagna e in Italia in futuro.

 

agi live

Antonio Peragine

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