Basta armi all’Ucraina o si rischia conflitto diretto

Basta armi all’Ucraina o si rischia conflitto diretto

La Difesa ucraina: “Morti più di 19mila soldati russi”. Johnson incontra Zelensky a Kiev

DIFESA KIEV: “MORTI PIÙ DI 19MILA SOLDATI RUSSI”

Sempre su Twitter, le forze militari ucraine hanno pubblicato una infografica da cui si deduce che più di 19mila soldati dell’esercito russo avrebbero perso la vita da quando, il 24 febbraio, è iniziata quella che Mosca definisce “operazione speciale” sul territorio ucraino.

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AMBASCIATORE RUSSO IN USA: “CON ALTRE ARMI A KIEV OCCIDENTE RISCHIA CONFLITTO DIRETTO”

“Gli Stati dell’Occidente sono direttamente coinvolti negli eventi in corso perché continuano a rifornire l’Ucraina di armi e munizioni, incitando così a ulteriori spargimenti di sangue”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, a ‘Newsweek’.

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Il diplomatico ha aggiunto: “Avvisiamo che queste azioni sono pericolose e provocatorie perché sono dirette contro la nostra nazione. Possono portare gli Stati Uniti e la Russia nel cammino verso un confronto militare diretto“.

JOHNSON VOLA A KIEV PER INCONTRARE ZELENSKY

“Oggi ho incontrato il mio amico, il presidente Zelensky, a Kiev, per manifestargli il nostro incrollabile supporto per il popolo ucraino“. Così il premier del Regno Unito, Boris Johnson, su Twitter, dopo la visita a sorpresa a Kiev. “Stiamo mettendo in atto un nuovo pacchetto di aiuti finanziari e militari che testimonia il nostro impegno per la battaglia dell’Ucraina contro la barbarica campagna della Russia”, ha aggiunto Johnson.

KIEV: “STATUS CANDIDATO MEMBRO UE A GIUGNO”

La vice ministra per l’integrazione europea ed euro-atlantica ucraina, Olga Stefanishyna, su Twitter ha spiegato che, durante l’incontro tra il presidente Volodymyr Zelensky e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, “l’Ucraina ha ricevuto il questionario per diventare membro Ue. Abbiamo già pronto molto lavoro preparatorio, quindi siamo pronti ad accelerare. Ci aspettiamo di ottenere lo status di membro candidato a giugno”. Stefanishyna ha aggiunto: “Fa parte della nostra ripresa e della vittoria sull’aggressore russo, che vuole invertire il percorso democratico intrapreso dall’Ucraina”.

Redazione Radici

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