Stereotipi e pregiudizi: un fardello di cui liberarsi per difendere il made in italy

Stereotipi e pregiudizi: un fardello di cui liberarsi per difendere il made in italy
“L’Italia e il fardello dei suoi stereotipi”. Un titolo “che è tutto un programma”. Un titolo “pensato per andare contro i pregiudizi” di cui è vittima l’Italia. Pregiudizi, stereotipi, notizie false che poi diventano percezioni vere e che “pesano in termini negativi, anche a livello economico, sull’Italia e sul Made in Italy”. Bisogna affrontarli, dando “risalto alle eccellenze del nostro paese sia a livello nazionale che nel mondo”, per “riposizionare l’immagine del nostro Paese”. C’è questo assunto alla base del convegno voluto e organizzato dalla senatrice di Italia Viva eletta in Europa, Laura Garavini, svolto oggi nella Sala Zuccari del Senato, durante il quale è stato anche presentato il Centro studi “ItalyUntold”.

Un centro studi che significa “amare il proprio paese”, come spiegato dal suo Presidente Francesco Briganti, e dalla Segretaria Generale, Elisa Fenzi. “Facendo il percorso da lobbisti, abbiamo capito che la percezione sull’Italia è errata, e questo la blocca in un ascensore”. Tutto ciò è “inaccettabile oltre che intollerabile”. Il Centro Studi sarà basato su dati specifici, “senza millantare nulla” ma raccontando solo i dati che sono veri e che spesso smontano questi pregiudizi. Il fine ultimo di ItalyUntold non è infatti “produrre informazioni”, quanto “fare analisi scientifiche”. L’Italia ha infatti “un gap tra come è percepito e come è realmente – ha aggiunto ancora Briganti nella sua passionale presentazione -. Abbiamo un grosso problema, non siamo riusciti a far passare determinati messaggi. Molti italiani non conoscono le proprie eccellenze. Per questo serve raccontare un paese in un certo modo. E lo vogliamo fare facendo sistema anche con gli italiani all’estero e italo-discendenti, che hanno avuto spesso successo nel mondo. Senza millantare nulla – ha ribadito -, ma diffondendo informazioni vere e reali”. E per fare sistema è necessario “passare oltre i campanilismi”. Anche perché, secondo lui, “all’estero, l’unico modo per contare è stare insieme”.

Prima di lui, la senatrice Garavini, collegata da remoto per motivi di salute, ha introdotto i saluti di Luigi Maria Vignali, Direttore Generale della Direzione Italiani all’estero della Farnesina, Simone Billi, deputato della Lega eletto in Europa, e Fabio Porta, senatore del Pd eletto in Sud America.

Vignali, parlando di questa iniziativa, ha confermato come sia affine a una volontà del Ministero degli Affari Esteri. La Farnesina, infatti, ha “una postura di lavoro che seguiamo da tempo”. Sottolineata l’importanza di “valorizzare le collettività all’estero e le eccellenze raggiunte”, è necessario mettere in campo “iniziative mirate”, come la settimana della lingua, la settimana della cucina italiana nel mondo, del design.

“Queste sono tutte occasioni di spiegare come l’Italia abbia moltissimo in termini di eccellenza – ha spiegato Vignali -. Queste iniziative vanno promosse perché sono iniziative che contribuiscono a trasmettere un’idea dinamica del nostro paese, e che tiene agganciati i giovani, protagonisti della nuova migrazione.

Questo patrimonio va mantenuto agganciato anche attraverso queste reti”. Vignali ha poi voluto evidenziare anche lo sviluppo della “Rete dei talenti”, che vuole agevolare i giovani imprenditori italiani nel mondo. Ma anche del “Turismo delle Radici”, che “vogliamo promuovere ancora più in maniera sistematica, che consentirebbe agli italo-discendenti di riscoprire le loro origini ma anche di scoprire l’Italia.

E non c’è niente di meglio per combattere gli stereotipi”. Ma per combatterli è possibile anche utilizzare la cultura, e i fumetti. “Tutte queste iniziative importanti – ha concluso il Direttore Vignali – vanno messe a sistema e vanno comunicate. E su questo confermo l’impegno della Farnesina”.
A seguire ha parlato l’On. Billi, che è partito spiegando la sua storia personale. “Quando mi sono trasferito in Svizzera mi sono reso conto di quanto diamo per scontate le nostre eccellenze.

La biodiversità e la nostra storia frammentata hanno creato una dinamica di eccellenze che nessun paese nel mondo ha. Questa cosa è riconosciuta all’estero. E siamo anche temuti, perché la creatività e il genio italiani è una eccellenza che in pochi hanno. E le nostre qualità escono fuori nei momenti complessi, come questo periodo attuale, bellico e di post-covid. Con ItalyUntold si possono portare avanti molte buone pratiche”.

Dopo di lui, ha preso parola Fabio Porta del Pd, salutando anche lui con positività questa nuova iniziativa. “Un’iniziativa non solo opportuna, ma necessaria – ha sottolineato il senatore -. Gli italiani all’estero hanno sempre vissuto la problematica degli stereotipi. E quindi è utile che qualcuno affronti il tema in modo sistematico”. Porta ha poi anche dato notizia della proposta di legge sull’insegnamento nelle scuole italiane del fenomeno migratorio in tutte le sue sfaccettature, di cui anche Garavini è prima firmataria.

“Studiare questa vicenda vuol dire arricchire le nostre conoscenze e andare incontro a un vuoto di memoria, specie riguardo gli stereotipi. Per parlare anche della grande ricchezza della presenza stratificata italiana nel mondo, ma per cui c’è poca conoscenza, c’è un “untold”.

E questa ignoranza ha un costo per il nostro paese, sia economicamente, che politicamente. Spesso si vede l’italiano all’estero come un problema, ma non si conosce bene quanto le comunità creino indotto”.

Redazione Radici

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