Marchigiani in Brasile: Giuseppe Bezzi

Marchigiani in Brasile: Giuseppe Bezzi

Di Paola Cecchini 

 

Nato a Tolentino nel 1938, Giuseppe Bezzi vive in Brasile da quasi sessant’anni.
L’intervista che segue si é svolta a São Paolo il 22 novembre 2007.

Quando partì per il Brasile, Giuseppe?
Era il 4 gennaio 1959. Partii da Genova con mia madre e mio fratello Giorgio.

Ricorda il nome della nave?
Come no! Era l’Anna Costa.

Ed il viaggio?
Viaggiammo in prima classe, fu una crociera vera e propria.
Mio padre Marco, direttore di industria, era arrivato il 15 ottobre dell’anno precedente con un aereo ad eliche: ci raccontò poi che si era trattato di un’autentica avventura.

Suo padre lavorava già qui in Brasile, quindi…
Era vice direttore a Terni di una fabbrica di movil della Montecatini di Milano, quando fu contattato dai dirigenti della Società Matarazzo che aveva un ufficio di rappresentanza in città.
La Matarazzo cercava un direttore non statunitense per la propria fabbrica di policloruro di vinile (la prima fabbrica del settore in Brasile) di cui era socia al 50% con la Goodrich.

La sede principale era in Brasile?
No, era ad Acron nell’Ohio.

In Brasile non c’era nessuno che aveva competenza in materia?
Sembra proprio di no. Visto che i proprietari della Matarazzo erano italiani, cercarono in Italia quello che volevano e trovarono mio padre.

Vi sareste fermati per sempre?
Il contratto era per quattro anni ma avrebbe potuto essere rinnovato.

Come immaginava il Brasile?
Pensavo ad un paese enorme, ad immense foreste, pensavo che avrei fatto una vita selvaggia… Invece vivo a São Paulo, in una delle città più grandi e caotiche del mondo intero.

Il primo impatto?
Fu a Rio de Janeiro, può immaginare: uno sballo, un paesaggio unico!
D’altronde ogni cosa era nuova per me: tutto era diverso e bello, al di fuori del solito tran tran che fino a quel momento avevo vissuto.
Tutto era grande, le distanze si misuravano con altri metri.

Com’era il Brasile quando arrivò ?
Le strade erano strette e poche erano asfaltate. A São Paulo non c’era la metropolitana. L’industria automobilistica era agli arbori, mentre ora produce due milioni di auto l’anno. Il modo di vivere in città é cambiato: ora che é diventato un paese industriale, ci sono più favelas di prima. La gente viene in città perché l’industria autobilistica tira tutto dietro di sè. Nell’interno non é cambiato nulla: ci sono paesi senza acqua, luce, telefono…

Quanti anni aveva?
Ventuno.

In Italia aveva finito le scuole?
Avevo finito il liceo, e qui mi iscrissi al corsiño per convalidare gli esami ed accedere all’università, cosa che poi feci.

Dove si iscrisse?
Alla facoltà di Fisica.

Che differenza c’era tra il sistema scolastico italiano e quello brasiliano?
Più che la differenza sul sistema di studio, me ne apparve una che mi condizionò molto: tutti i ragazzi che studiavano con me, lavoravano nel tempo libero.

Perché le spese universitarie erano molto alte e le loro famiglie non potevano mantenerli?
No, non per questo. Lavorano tutti per essere indipendenti, a prescindere dallo stato sociale ed economico di appartenenza. Tutti avevano i soldi in tasca ed io dovevo chiederli a mio padre. Divenne una mortificazione per me.
Iniziai così a lavorare alla Pirelli come cronometrista e dopo quattro anni uscii dall’azienda come capo ufficio Tempi e metodi. Poi feci altri lavori fino a che non entrai nella GoodYear.
Anche lì cominciai come cronoanalista e salii tutti i gradini pian piano arrivando ad essere dirigente dell’Ufficio di Ingegneria Industriale, poi della Divisione Acquisti, Trasporti, Magazzino. Ho anche diretto delle sedi all’estero: a Santiago del Chile e Città del Messico, un’emigrazione nell’emigrazione, come dico talvolta.

La sua famiglia restò in Brasile?
No, i miei partirono dopo quattro anni, come previsto, Avrebbero potuto restare ma mio padre era particolarmente legato alla madre e così tornarono, portando con loro anche il cane. Io rimasi e dopo un po’ mi sposai con un’italiana di origine lucana, Margherita.

Torna spesso in Italia?
Sì, spesso. La prima volta sono tornato nel 1977, dopo quindici anni. Tolentino, il mio paese, non era cambiato ma al di fuori di lì, tutto era diverso.Mi fece un certo effetto.

Dopo tanti anni, qual é il suo bilancio?
Positivo, senz’altro. Anche se ho trascorso tanto tempo in Brasile, mi sento italiano ma non tornerei mai a vivere in Italia: ogni volta che torno, la trovo stretta, sia sotto il profilo fisico che mentale.
Mi sento come se fossi chiuso in una stanza. Mi sono accorto che in Italia il cielo é celeste, mentre qui é azzurro e mi pare pure più alto. Gli italiani non conoscono il Brasile che vanta alcune eccellenze rispetto all’Italia: la telefonia é più moderna; il 20% delle vetture cammina ad alcol; il sistema di voto é elettronico da anni….

E’ vero, il Brasile ha tante caratteristiche sconosciute agli italiani…
Pochi sanno, ad esempio, che
-con i suoi 8.547.403 Km2 di superficie, il Brasile è il quinto paese al mondo per estensione, capace di contenere nel suo territorio tutti i paesi dell’Europa occidentale;
-che racchiude 554 territori indigeni per un totale di 946.452 km2 (11,12% della superficie del totale), pari a tre volte il territorio italiano;
-che nell’intero territorio nazionale vivono 325.652 indios di 227 etnie che parlano 70 idiomi differenti;
-che è il maggior paese con area coltivabile del mondo (22%);
-che la sua popolazione é pari al 40% della popolazione dell’ intera America Latina;
-che la sua popolazione è giovane, dato che il 63% ha meno di 29 anni.

Che per quanto riguarda l’ambiente…
-l’Amazzonia possiede circa il 30% della riserva genetica del pianeta e rappresenta l’ecosistema più diversificato e più complesso che si conosca sulla terra;
-che in Amazzonia è concentrata circa il 22% dell’acqua dolce dei fiumi del mondo;
-che nei fiumi amazzonici vivono più di 1500 specie differenti di pesci;
-che in Amazzonia si trova il il 33% delle foreste di latifoglie del mondo (3.500.000 ettari di foresta vergine e 750 specie differenti di alberi).

Che per quanto riguarda la salute….
-vi sono 143.000 agenti comunitari, nell’ambito del Programma Salute della Famiglia, che visitano mensilmente 82 milioni di brasiliani;
-che il programma brasiliano contro I’AIDS, con la distribuzione gratuita del cocktail di farmaci, è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno dei migliori del mondo;
-che il mercato brasiliano di farmaci movimenta otto miliardi di dollari;
-che, annualmente, 20 milioni di bambini sono vaccinati gratuitamente contro varie malattie, fra cui la poliomielite;
-che, tra il 1989 e i1 1998, il tasso di mortalità infantile è sceso dal 50,9 al 36 % dei nati vivi, ossia, una caduta del 29,1% in 9 anni;
-che l’aspettativa di vita è passata da 66 anni (1992) a 68 anni (1999).

Che per quanto riguarda la comunicazione…
-il Brasile si colloca al 9° posto fra i paesi che fanno maggiore uso di Internet, dopo USA, Giappone, Germania, Regno Unito, Cina, Canada, Corea del Sud e Italia;
-che il 61% dei siti latino-americani sono brasiliani;
-che la televisione brasiliana è stata la quarta del mondo ad andare in onda quotidianamente, dopo quella statunitense, britannica e francese;
-che la TV Globo è la quarta emittente televisiva del mondo, superata solo dalle tre grandi stazioni nordamericane (ABC, CBS e NBC);
-che il mercato editoriale di libri è maggiore di quello italiano con 50.000 nuovi titoli l’anno.

Che per quanto riguarda l’informatica…
– il Brasile è al 1° posto per numero di utenti di Internet banking, superando Canada, USA e Giappone;
-che é il 7° paese del mondo per numero di computer ed il maggiore mercato mondiale di informatica;
– che nel 2002 il 95% dei brasiliani ha inviato via Internet la propria dichiarazione di imposta sul reddito;
-che già nel 1995 l’elenco delle telefonate effettuate arrivava gratis insieme alla bolletta.

Che per quanto riguarda i trasporti…
– il Brasile possiede l’8a flotta mondiale di veicoli, inferiore soltanto a quella di USA, Giappone, Germania, Italia, Francia e Regno Unito;
-che possiede ha la 7a maggior flotta di elicotteri del mondo, con 900 unità;
-che rappresenta il 2° maggior mercato mondiale di elicotteri e jet executive

Che per quanto riguarda la tecnologia…
-il Brasile è centro di eccellenza in settori come ingegneria aeronautica, tecnologia per lo sfruttamento del petrolio in acque profonde, sviluppo di satelliti, arricchimento di uranio, agricoltura tropicale e vaccini;
-che la crescita della sua produttività scientifica nel periodo 1995-1998 è stata inferiore solo a quella della Corea del Sud, mentre nel periodo 1981-1998, è aumentata del 365%, quasi tre volte più della media mondiale (104%);
-che il Brasile é l’unico paese dell’emisfero sud che fa parte del Progetto Genoma;
-che é l’unico paese in via di sviluppo che possiede due poli tecnologici (SaoPaulo e Campinas).

Che per quanto riguarda l’industria…
– il Brasile possiede il 10° parco industriale del mondo;
-che la sua produttività industriale è aumentata del 67% dal 1992 al 2000;
-che il 70% delle sue esportazioni è costituito da prodotti manifatturieri;
-che é il paese in via di sviluppo con il maggior numero di imprese (n.6.890) con certificato di qualità rilasciato dalla ISO 9000, con 6.890 imprese, a fronte del Messico che ne ha 300 e l’Argentina, 265;
-che la società brasiliana PETROBRAs, con tecnologia nazionale, detiene il primato mondiale nella estrazione del petrolio in acque profonde (1.700 metri);
– che il Brasile è il 12° produttore mondiale di automobili (Audi, Chrysler, Fiat, Ford, General Motors, Honda, Mercedes, Peugeot- Citroen, Renault, Toyota, Volkswagen e Volvo);
-che é il 2° fabbricante mondiale di rivestimenti in ceramica e compressori per refrigerazione, il 4° di birra, il 5° di benzina, il 6° di sigarette il 7° di frigoriferi.

Che per quanto riguarda l’industria aeronautica…
-il Brasile è il 3° fabbricante mondiale di aerei per voli regionali e di addestramento;
– che la Embraer è il 4° fabbricante mondiale di aerei commerciali e che vende aerei a reazione e turboelica a paesi del primo mondo come USA, Francia, Italia, Svizzera, Portogallo, Spagna, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Regno Unito, Cina e Svezia;
– che è stato un brasiliano, Santos Dumont, ad inventare l’aereo.

Che per quanto riguarda l’attività mineraria…
-il Brasile é il 2° produttore mondiale di minerali di ferro; il 5° di manganese; il 6° di alluminio primario; il 7° di oro e l’8°di stagno;
-che possiede la 6a maggiore riserva di ferro del mondo;

Che per quanto riguarda, infine, la posizione mondiale, il Brasile occupa
– la 1a posizione come produttore di mandria bovina; caffè, canna da zucchero, frutta, arance; soia; riserve di ferro, utente di Internet in America Latina;
-la 2a posizione come fabbricante di calzature, ceramica per rivestimenti, compressori per refrigerazione e jeans; produttore di minerali di ferro, fagioli, manioca, soia e carne bovina; produttore ed esportatore di pollame; jet ed elicotteri executive, apparecchi fax, biscotti ed analgesici;
– la 3a posizione come produttore di zucchero raffinato e granturco; fabbricante di aerei per voli regionali e addestramento; mercato di franchising, bevande dissetanti e motociclette;
-la 4a posizione come produttore de cereali, cacao, e birra; produttore ed esportatore di carne suina; mercato di informatica, di shopping centers, frigoriferi, congelatori e lavatrici; numero di emittenti televisive;
-la 5a posizione come superficie e popolazione; fabbricante di benzina e radio; produttore di manganese; mercato fonografico; numero di linee telefoniche fisse installate;
-la 6a posizione come produttore di latte vaccino, leghe di ferro, ghisa, alluminio primario, cemento e dischi musicali; mercato di CDs musicali; riserva di minerale di ferro;
-la 7a posizione come produttore di oro, cellulosa e uova; fabbricante di frigoriferi, tessili e confezioni; numero di computer e apparecchi televisivi; flotta di elicotteri e veicoli; esportatore di calzature;
-l’8a posizione come produttore di cotone, riso, acciaio grezzo e stagno; fabbricante di cartone ondulato, prodotti chimici e alimenti preparati; numero di carte di credito;
-la 9a posizione come utente di Internet;
-la 10a posizione come industria in generale; produttore di energia elettrica;
-la11a posizione come fabbricante di veicoli e di lubrificanti;
-la 12a posizione come riserve di rame;
-la 13a posizione come produttore di nichel;
-la 14a posizione come riserve di petrolio;
-la 15a posizione come produttore di zinco;
-la 16a posizione come produttore di petrolio grezzo e di rame.

Redazione Radici 

Fonti: I dati sopra riportati sono tratti dalle seguenti pubblicazioni: Pelfil da Economia Brasileira -2000, edita dalla CBMM-Companhia Brasileira de Metalurgia e Mineração; Brasil- Conjuntura Economica, del Ministero delle Relazioni Estere; Sete Anos do Real, della Presidenza della Repubblica; Anthropos Consulting (Dr. Luis Marins); riviste VEJA e EXAME,. Segreteria di Stato di Assistenza Sociale del Ministero della Previdenza Sociale, Annuario Statistico IBGE.

Foto: la famiglia Bezzi a Tolentino dopo il pranzo di commiato con i parenti prima di partire per il Brasile (1959)

Redazione Radici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.