Il crepuscolo della movida tra insofferenza e follie
di Piero Innocenti
In questo contesto la “vita on line” ha reso i minori sempre più esposti ai pericoli della rete.Tramite lo smartphone, come emerso in indagini della polizia postale, sono risultati sempre più frequenti la circolazione e lo scambio tra minori ( i genitori latitanti!) di immagini e filmati del cosiddetto genere “gore”, quali video di pornografia violenta, di pestaggi, di abusi sessuali su bambini, di torture e di violenze di vario genere, nonché di materiale relativo ad immagini sessualmente esplicite.
“Tutto questo comporta il crescente rischio di traumatizzazioni precoci e di influenze negative sullo sviluppo psicosessuale del giovane” come viene evidenziato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza nel documento “ I minori nel periodo della pandemia”. Ma c’è di più. In questo lunghissimo periodo di emergenza sanitaria, il maggior utilizzo del web e delle app di messaggistica, ha esposto i giovani alla propaganda estremista on line, con il concreto rischio di attivare processi di radicalizzazione.
E la Polizia di Stato ricorda come “..sia stato rilevato anche il tentativo da parte di singoli e di compagini, attivi soprattutto on line, d’infiltrare gruppi di opinione, insistenti prevalentemente sulle piattaforme di messaggistica istantanea, con lo scopo di radicalizzare i toni”. Uno scenario, dunque, sconfortante e preoccupante in cui è andato acquisendo maggiore spazio anche il mercato illegale e clandestino del dark web, dove vengono vendute le droghe sintetiche e le nuove sostanze psicoattive molto in voga tra i giovani.