DALL’EMIGRAZIONE ALL’INTEGRAZIONE 

“Negli ultimi dieci anni c’è stata una vera esplosione con l’arrivo di tantissimi giovani e anche di famiglie – prosegue Faggioni : dal ricercatore scientifico all’informatico, dal ragazzo universitario che fa il pizzaiolo all’imprenditore, dall’avvocato al medico”. Una emigrazione trasversale figlia della crisi economica e dei profondi cambiamenti registrati anche in regioni italiane solitamente caratterizzate da un tasso di disoccupazione mediamente più basso: “Sono arrivate persone provenienti da Cuneo, Alessandria, Asti, Verona, Bergamo, quel Nord che abbiamo conosciuto come ‘ricco’ e che purtroppo, con la crisi di inizio millennio, ha visto aumentare il numero di disoccupati nel mondo operaio. Molti hanno scelto la Francia come destinazione, per familiarità linguistica e per la presenza, in alcuni casi, di altri componenti delle loro famiglia: oggi contiamo circa 1800 italo-marocchini, interi nuclei familiari che siamo riusciti a captare e ad aggregare al resto della popolazione italiana preesistente. Compito fondamentale delle Associazioni è proprio l’aggregazione, per evitare che si creino situazioni di disagio attraverso la mancanza di accoglienza e di sostengo soprattutto nelle prime fasi”. Un lavoro di integrazione pienamente riuscito grazie alla sinergia di diversi attori coinvolti: “Montpellier è una città mediterranea aperta al sud e l’Italia fa parte di questa logica mediterranea della città, un approccio culturale che rende facile per noi lavorare qui. La métropole di Montpellier ha una politica di relazioni internazionali molto sviluppata perché sa che lavorare con questo approccio permette alla stessa città di essere conosciuta oltre i suoi confini”. In questo contesto si muovono le tantissime associazioni presenti. “L’AIMEV – spiega ancora Faggioni –  da quattro anni lavora concretamente sul territorio, creando rete e relazioni tra individui e istituzioni come il Comune o con realtà come l’associazione sportiva ‘Italia-Sport Insieme’, che ha lo scopo di organizzare eventi sportivi di socializzazione per le comunità italiane del sud della Francia”.

SINERGIE ISTITUZIONALI A SERVIZIO DELLA COMUNITÀ 

Delegato regionale, tra l’altro, presso la Camera di Commercio italiana antenna Occitanie Montpellier, nell’evidenziare il legame tra la città di Montpellier e l’Italia, Faggioni racconta a 9Colonne l’importanza di avere dal 1998 una sede regionale per l’Italia: “La Camera di Commercio di italiani in Francia ha il ruolo di facilitatore negli scambi tra sud Francia e Italia: consigliamo alle imprese italiane come lavorare in Francia, consigliamo ai francesi come lavorare in Italia. La presenza camerale ci permette di parlare alle istituzioni che ci riconoscono un ruolo di servizio e di garanzia di qualità per le imprese locali francesi. Questa realtà interagisce con il contesto culturale rappresentato all’università dal dipartimento di italiano, dalla società Dante Alighieri, dalle associazioni, tutti partner che promuovono l’italianità in questa zona di Francia, promuovendo l’integrazione e non l’isolamento”. L’associazione AIMEV conta oggi circa tremila iscritti. “Il nostro compito è dare un punto di riferimento agli italiani in caso di necessità. C’è bisogno di ascolto, di parole che si facciano accoglienza ma poi di azioni che ne diano seguito. È importante non essere scollegati dalla realtà italiana: partecipare al mondo associativo (dalla società Dante Alighieri al dipartimento di italiano), essere in mezzo alla gente, ci permette di conoscere i problemi degli italiani e le loro aspirazioni”. Alla luce di questo solido background, l’incontro con l’onorevole Ungaro rappresenta un importante punto di contatto con l’Italia: “Questo appuntamento per noi vuole segnare l’inizio di un ciclo di incontri che è nostro desiderio poter estendere a quanti – rappresentanti del mondo politico, culturale e non solo – vorranno venire a incontrarci, per parlare di Italia agli italiani”.