Anpr: tutti i comuni italiani nell’Anagrafe nazionale

Anpr: tutti i comuni italiani nell’Anagrafe nazionale

 Dalla Sicilia all’Alto Adige, senza dimenticare gli italiani all’estero, i dati di 67 milioni di cittadini sono ora in un’anagrafe unica e sicura. Con il subentro del comune siciliano di San Teodoro si è completato il percorso per portare tutti i comuni italiani dentro l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr).

Da ieri gli italiani residenti nei 7.903 comuni del Paese e quelli all’estero iscritti all’Aire possono verificare e chiedere l’eventuale correzione dei propri dati anagrafici, stampare certificati e fruire dei servizi disponibili online, in modo facile e sicuro.
I servizi sono accessibili dal sito www.anagrafenazionale.interno.it, disponibile anche all’indirizzo www.anagrafenazionale.gov.it.

Dal 15 novembre 2021 sul portale dell’Anagrafe nazionale è possibile scaricare 14 tipologie diverse di certificati digitali, dalla nascita al matrimonio, in maniera autonoma e gratuita accedendo con la propria identità digitale: il Sistema pubblico di identità digitale, la Carta di identità elettronica e la Carta nazionale dei servizi. Se la richiesta è per un familiare verrà mostrato l’elenco dei componenti della famiglia anagrafica per cui è possibile richiedere un certificato.

Nei prossimi mesi, anticipa il Viminale, saranno aggiunti ulteriori servizi per il cittadino, come le procedure online per effettuare il cambio di residenza.
Grazie all’anagrafe nazionale unica, ogni aggiornamento su Anpr sarà immediatamente consultabile dagli enti pubblici che accedono alla banca dati, dall’Agenzia delle entrate all’Inps alla Motorizzazione civile.
“Con il completamento dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente l’Italia compie un passo importante verso la realizzazione di una Pubblica amministrazione effettivamente digitale, a beneficio di cittadini e imprese”, sottolinea il Ministero dell’Interno.
L’Anpr è un progetto del Viminale la cui realizzazione è affidata a Sogei, partner tecnologico dell’amministrazione economico-finanziaria, che ha curato anche lo sviluppo del nuovo portale. Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri è titolare del coordinamento tecnico-operativo dell’iniziativa.

Redazione Radici

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