La chiusura dei confini fa soffrire
Di Massimiliano Gugole
” Ulteriori restrizioni verranno applicate nella Gold Coast e in altre aree del Queensland da oggi. Come sta andando l’economia della zona?”.
A questa domanda tenta di dare risposta Massimiliano Gugole in un articolo pubblicato oggi sul portale on line di SBS Italian, lo Special Broadcasting Servi ce che diffonde notizie in lingua italiana in tutta l’Australia.
””Sentiamo molto la mancanza del turismo sia nazionale che internazionale“, racconta Nicolò Delmati, titolare di Toys Revolution, un’azienda di giocattoli con negozi a Surfers Paradise e Brisbane.
Mentre il negozio di Brisbane appare proseguire quasi normalmente, Delmati afferma che il negozio nella Gold Coast ha subito un calo del 62 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Non è solo l’attività turistica e ricettiva ad essere colpita in un’area a vocazione turistica come la Gold Coast, “siamo un po’ tutti sulla stessa barca“ dice Delmati.
Il negozio sarebbe normalmente aperto fino alle 21, ma ora chiude alle 17, anche in questo periodo di vacanze scolastiche che normalmente sarebbe un momento di attività intensa.
Con l’arrivo di ulteriori restrizioni, annunciate tra mercoledì 29 e giovedì 30 settembre, torna il timore anche a lungo termine di un rinvio della riapertura dei confini.
Oltre alla sofferenza economica, c’è anche quella personale, per cui Delmati ricorda il desiderio, condiviso da molti residenti australiani, di far visita ai propri genitori anziani all’estero.
Alcuni giorni fa la premier del Queensland Annastacia Palaszczuk aveva risposto a chi le chiedeva delle prospettive degli australiani di viaggiare all’estero “Dove vuoi andare? In India“, una frase che era stata percepita come poco rispettosa dalle comunità linguistiche diverse da quella prevalente, specie quella indiana.
“Sono felice di essere in Queensland, ma sono italiano. Assolutamente sento la necessità di andare a trovare la mia famiglia in Italia””.aise