Rebuild: Trentino e Libia insieme per la sostenibilità

Rebuild: Trentino e Libia insieme per la sostenibilità

 Valorizzare l’esperienza del Trentino in materia di autogoverno e di sviluppo territoriale sostenibile a sostegno del consolidamento democratico in Libia: questo il cuore del progetto europeo “REBUILD – Research and Education Building Urban Institutions for Local Development”, avviato ad aprile dalla Provincia autonoma di Trento con il coinvolgimento della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, di dieci municipalità libiche, oltre al Centro per la Cooperazione Internazionale (CCI) e dieci Università libiche in qualità di partner tecnici. Si inscrive in questo ambito l’importante due giorni in Trentino di oggi e domani, 27 e 28 settembre, con la partecipazione dei dieci sindaci delle municipalità libiche coinvolte e rappresentanti della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e della delegazione UE in Libia, al primo Steering Committee – formato da un rappresentante per partner – per decidere strategie, indirizzo di progetto e approvare il primo piano annuale.


L’obiettivo specifico di “REBUILD” è contribuire al rafforzamento dei servizi pubblici locali in Libia attraverso un percorso di capacity building di amministratori e funzionari pubblici locali per la definizione di politiche territoriali eque, sostenibili e inclusive in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per il Trentino rappresenta dunque un’importante occasione per la costruzione di nuovi ponti attraverso il Mediterraneo, inserendosi nella più ampia cornice del ruolo strategico assunto dall’Unione Europea e dall’Italia in quest’area.


Nella due giorni di presenza in Trentino, la delegazione libica ha in agenda incontri con alcuni attori del territorio per iniziare a delineare i pilastri della futura cooperazione decentrata e approfondire la conoscenza dell’esperienza di decentramento e autonomia trentina. In occasione dell’incontro con i sindaci libici, in Sala Depero, il presidente della Provincia ha messo in evidenza l’importanza di un progetto che, partendo dalle buone pratiche dell’Autonomia trentina, punta a sostenere lo sviluppo dei Comuni libici, istituzione fondamentale per realizzare la coesione sociale e creare un senso di comunità. Il presidente ha poi approfondito il tema dell’Autonomia, ricordandone la storia millenaria, anche in relazione alla visita alla Magnifica Comunità, e ne ha spiegato l’eccezione di autogoverno, spiegando che la Provincia autonome di Trento gode di una speciale prerogativa di autogestione.


L’assessore agli enti locali e alla cooperazione internazionale della Provincia autonoma, dal canto suo, ha voluto ringraziare le dieci municipalità libiche che si sono rese disponibili per questo percorso di collaborazione spiegando che la Provincia cercherà di rendere possibile una collaborazione costante e dal basso. In particolare, ha aggiunto, la Provincia autonoma punta a dare l’opportunità di verificare come sono stati organizzati dai Comuni trentini i servizi a favore dei cittadini, in modo tale che le realtà libiche possano provare a prendere spunto per garantirli anche ai propri cittadini.

Le dieci municipalità libiche coinvolte sono quelle di: Azzawiya, Benghazi, Beni Walid, Gharyan, Sabha, Sirte, Tobruk, Tripoli Centre, Zintan, Zliten.
Il sindaco di Zliten, nonché portavoce dell’Associazione Nazionale consigli municipali libici, Muftah Ahmadi, ha evidenziato come il progetto sia “un’importante occasione per apprendere modelli di gestione locale, da quella finanziaria a quella di altri settori. In questo ambito la Provincia autonoma è un partner essenziale, con un patrimonio di esperienza cruciale per noi. Abbiamo bisogno di partner esperti che hanno il desiderio di trasmetterci la loro esperienza e di questo siamo grati a nome di tutti i 10 sindaci qui presenti. Il nodo cruciale di questo progetto quadriennale è infatti l’apprendimento”.


Sandra Goffin, Capo delle operazioni presso la delegazione dell’UE in Libia, presente online ai lavori, spiega che “l’Ue è da tempo impegnata con i Comuni. Dal 2017 sono stati investiti 140 milioni di euro attraverso varie partnership per supportare più di 60 comuni libici nella fornitura di servizi di base. Tuttavia, progetti come REBUILD sono molto diversi e forniscono il supporto tecnico necessario. Perché questo progetto è così specifico? Questo progetto è focalizzato sulla gestione amministrativa locale, con un approccio molto strutturante. Ma la ragione principale di questa singolarità è che le municipalità libiche non sono semplici beneficiari di questo progetto, e le università non sono semplici fornitori di formazione. Ogni entità in questo progetto è uno stakeholder attivo, impegnato nelle sue funzioni e nella sua responsabilità.

I Comuni sono così in grado di essere attori nello sviluppo delle proprie capacità.”
I lavori in Trentino di fine settembre seguono un primo incontro avvenuto a Bengasi e Tripoli nel mese di luglio, in occasione della missione della delegazione formata da Ileana Olivo, direttrice dell’Unità Cooperazione Internazionale della Provincia autonoma, Stefano Rossi, responsabile del progetto “REBUILD” per il CCI e Benedetta Oddo, coordinatrice dell’Iniziativa di Nicosia e Liaison manager di progetto. Questa prima visita politica e tecnica in Libia ha reso possibile analizzare con i partner libici potenzialità e criticità dei territori coinvolti, oltre che condividere visione e missione del progetto con alcune figure internazionali – quali l’Ambasciatore e il Console generale italiani, e l’Ambasciatore Ue in Libia.


“REBUILD” raccoglie e consolida l’esperienza della “Iniziativa di Nicosia”, un programma di cooperazione decentrata promosso dal Comitato Europeo delle Regioni che dal 2016 promuove la relazione tra territori libici ed europei, tra cui il Trentino attraverso il coinvolgimento del Centro per la Cooperazione Internazionale di Trento.
Il progetto, avviato il 1° aprile 2021, durerà 4 anni e prevede un budget totale di 4.470.443 euro, di cui il 95% finanziato dall’Unione Europea. Grazie a questo cospicuo co-finanziamento, con REBUILD la Provincia autonoma di Trento assume oggi un ruolo di primo piano sullo scacchiere internazionale favorendo scambi di pratiche e costruzione di relazioni che partono “dal basso”, dai territori, sostenendo le municipalità libiche che si ritrovano coinvolte in una nuova fase politica, avviata lo scorso marzo con la costituzione del nuovo Governo libico di unità nazionale.

Infatti, tra gli impegni del nuovo governo, accanto al completamento del processo di cessate il fuoco e sostituzione delle milizie con forze di sicurezza regolari, sul piano sociale ed economico vi è anche l’erogazione, a livello delle singole municipalità, di una serie di servizi pubblici ai cittadini.


In questo quadro, grazie al progetto “REBUILD” il consorzio coordinato dalla Provincia autonoma di Trento contribuirà allo sviluppo dei servizi offerti a circa 2 milioni di persone, che risiedono in dieci municipalità distribuite nelle tre principali regioni del paese: Cirenaica (est), Tripolitania (ovest) e Fezzan (sud).aise

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.