La crescente cooperazione economica tra Europa e Uzbekistan e il protagonismo italiano

La crescente cooperazione economica tra Europa e Uzbekistan e il protagonismo italiano

Di Domenico Letizia

L’Uzbekistan torna al centro dell’attenzione mediatica e imprenditoriale grazie alle enormi opportunità economiche che le riforme intraprese dall’attuale presidenza, guidata da Shavkat Mirziyoyev, stanno innescando all’interno del Paese.


Un contesto geografico che attira sempre di più la comunità imprenditoriale europea e continue sono le notizie di nuove partnership e concordati economici tra imprese europee e quelle uzbeke.

Tale sinergia continua a crescere e le autorità economiche stanno avviando una serie di approfondimenti per capire la realtà e le prospettive economiche uzbeke.

Il giorno sei settembre si è svolto un importante evento online con l’obiettivo di riunire e far confrontare gli investitori europei, la diplomazia economica dei due contesti geografici e gli imprenditori interessati al Paese centro asiatico.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Europa – Uzbekistan per la cooperazione economica (EUROUZ) e ha visto la partecipazione del Vice Primo ministro e Ministro degli investimenti e del commercio estero della Repubblica dell’Uzbekistan, Sardor Umurzakov e di altri dirigenti dell’attuale governo, compresi numerosi ambasciatori uzbeki in Europa. Protagonista dell’evento anche la sede diplomatica uzbeka in Italia. L’attuale ambasciatore della Repubblica dell’Uzbekistan in Italia, Otabek Akbarov, ha partecipato ai lavori ricordando la realtà economica e le opportunità di business che sussistono tra Italia e Uzbekistan.


Una delle sessioni dell’evento è stata caratterizzata dallo scambio di riflessioni, conoscenze degli imprenditori e degli investitori europei, italiani compresi, che già svolgono attività economica e commerciale in Uzbekistan, descrivendo le esperienze reali e le attività di business intraprese e che intrattengono con il Paese.


L’evento è stato particolarmente importante poiché rappresenta un primo rilancio delle relazioni Europa – Uzbekistan dopo i mesi più cupi dell’emergenza sanitaria.

D’altronde, con l’avvio delle numerose riforme economiche e sociali dell’attuale presidenza, il mercato uzbeko offre interessanti possibilità alle imprese italiane che producono attrezzature e macchinari altamente tecnologici per il settore tessile, agro-alimentare, metalmeccanico, della componentistica auto, delle macchine agricole, siderurgico e ferroviario.


Da non sottovalutare anche la pianificazione urbanistica, il risanamento ambientale, la commercializzazione di beni di consumo biodegradabili ed ecocompatibili.

Inoltre, il Paese ha intrapreso un’ottimizzazione della formazione professionale e sono divenute attraenti ed efficienti le specializzazioni locali di scuole e università, presente anche il Politecnico di Torino con una facoltà, che consentono di generare risorse umane molto istruite, in grado di collaborare con le aziende estere, di intraprendere l’acquisizione di tecnologie innovative e incentivare il settore digitale.

Recentemente, molti imprenditori uzbeki si sono radunati con il presidente del Paese per discutere del futuro dell’economia.


Tra i successi analizzati anche l’impianto metallurgico di Tashkent, avviato nell’anno 2020, che rappresenta uno dei maggiori investimenti della storia contemporanea dell’Uzbekistan, con 226 milioni di euro provenienti da investitori stranieri, un centro produttivo e innovativo progettato dalla società italiana Danieli.

Per di più, nel 2019 è stato aperto il parco tecnologico di Tashkent, caratterizzato da hub innovativi e tecnologici di eccellenza del centro asia, con incubatori per start-up e programmi di formazione specialistica. 

Redazione

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