Tutte le Regioni sono a basso rischio covid tranne 3

Tutte le Regioni sono a basso rischio covid tranne 3

È quanto emerge dalla bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss. Anche questa settimana nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica

Tutte le Regioni sono classificate a rischio basso tranne tre: Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Molise, a rischio moderato. Tutte hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno. È quanto emerge dalla bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss dge ha evidenziato un lievissimo aumento dell’indice Rt nazionale, che si attesta a 0,69 contro lo 0,68 delle scorse due settimane. In netto calo invece l’incidenza settimanale, scesa a 17 casi per centomila abitanti contro i 26 per centomila della settimana scorsa. 

Tutte le Regioni sotto soglia ricoveri

Anche questa settimana nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 6%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 688 (08/06/2021) a 504 (15/06/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (6%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 4.685 (08/06/2021) a 3.333 (15/06/2021). . Quattro Regioni, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Puglia e Veneto, riportano una allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte.

Con varianti serve capillare tracciamento

“La circolazione di varianti che possono avere una maggiore trasmissibilità e/o eludere parzialmente la risposta immunitaria, che ha portato ad un inatteso aumento dei casi in paesi europei con alta copertura vaccinale, richiede un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi”. In Italia, sottolinea la bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss, l’incidenza è ormai abbondantemente sotto la quota dei 50 casi per centomila abitanti, “un livello che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi”.

Secondo il report, infine, “il raggiungimento di una elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresenta uno strumento indispensabile ai fini della prevenzione di ulteriori recrudescenze di episodi pandemici”. 

Redazione

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