La stampa mainstream:l’odio per gli italiani

La stampa mainstream:l’odio per gli italiani

Di Joe Volpe

Non ha altro senso una storia apparsa su un quotidiano in lingua inglese il sabato di Pasqua intitolata, in parte, “Amici con benefici?”. Risparmiatevi il fastidio di leggere il resto. Sono circa otto gli edili, tutti italo-canadesi, in stretti rapporti con il partito conservatore provinciale – come una volta lo erano con i loro predecessori liberali – e stanno usando la connessione (lì vado ad alimentare lo stereotipo) per promuovere i loro schemi di sviluppo del territorio”. A darne notizia è Joe Volpe dalle pagine on line del Corriere Canadese in un articolo intitolato “La stampa mainstream: l’odio per gli italiani”.“Che sorpresa! Gli otto, che presumibilmente possiedono circa 2.400 acri su entrambi i lati di un’autostrada proposta lunga di 60 km, da Milton a Vaughan, potrebbero essere ben piazzati per realizzare la suddivisione di quella superficie in circa 14.000 lotti suburbani tipici (forse di più) appositamente per le case unifamiliari indipendenti, oltre all’infrastruttura stradale per sostenerli. Potete acquistarne uno oggi a North York – se riuscite a trovarne uno – per non meno di $ 1 milione.


È un modello vecchio come il Canada: alla Canadian Pacific Railway è stata concessa una serie di incentivi finanziari, tra cui diritti esclusivi di sviluppo per due km lungo il suo corridoio come condizione per la costruzione di una ferrovia attraverso il Canada.
Nell’impresa CPR non c’erano italiani, tranne quelle decine di migliaia di lavoratori manuali. Lavoratori essenzialmente semi-schiavi reclutati dal primo ministro J. A. MacDonald per costruire e popolare anche i molti piccoli insediamenti sparsi nella vasta periferia del Canada e fornire la massa critica demografica emergente per le province nascenti.


Molti sono morti nel processo, come le loro controparti cinesi, lasciati indietro in tombe non contrassegnate.
Molti non sono d’accordo né con il modello né con i principali interessati. Non proponiamo pertanto di argomentare a favore. Né accettiamo che la “virtù“ di cui si veste la “lobby ambientale”, i cui interessi sono in concorrenza con quelli degli sviluppatori, sia la posizione predefinita.
Né accettiamo il tema di fondo secondo cui questo schema/strumento è ideale per il riciclaggio di risorse finanziarie sospette e internazionali, tanto meno un progetto per stimolare l’immigrazione a convalidarlo.
I nostri lettori obiettano al tema di fondo che, in qualche modo, ci deve essere qualcosa di spiacevole perché le interrelazioni (“famiglia“, “clan“, “stesso villaggio di origine“, nomi che terminano con vocali ecc.) suggeriscono una manovra concertata, illegale, sleale nei confronti del Canada, una spietata manovra per rovinare il Paese. Lo sappiamo perché… uno di loro ha chiesto l’elezione al Senato italiano… e chissà dove ottiene i suoi soldi (occhiolino, occhiolino…). O come lui e “loro“ li spendono.


Il mese scorso, il consiglio comunale di Vaughan ha votato per non prendere posizione su qualsiasi decisione relativa al collegamento stradale fino a quando il governo federale non completerà la sua valutazione ambientale.
Il sindaco Maurizio Bevilacqua (che siede nel consiglio di amministrazione della Banca per lo Sviluppo responsabile del finanziamento delle proposte degli edili, che il Consiglio comunale potrebbe poi approvare), ha votato invece per non aspettare, ma per andare avanti.
John A. MacDonald, accusato di corruzione e altri vari problemi etici associati alla CPR, perse la carica di primo ministro. Oggi stanno abbattendo le sue statue commemorative.


Il sottotesto dell’articolo suggerisce che questo è ciò che dovrebbe accadere a coloro che “stuprano l’ambiente“”.

Redazione

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