Grand Egyptian Museum diĀ Giza
Nel cuore di Tokyo apre i battenti il nuovo Artizon Museum, incarnazione dellāex Bridgeston Museum of Art, fondato nel 1952 da Ishibashi Shojiro, proprietario della societĆ Bridgestone e allo stesso tempo uno dei maggiori collezionisti dāarte del Sol Levante.
Il Museo era ospitato nellāheadquarter dellāazienda, dove gli spazi espositivi erano perĆ² insufficienti e le opere dāarte di grandi dimensioni non potevano essere esposte a causa dei soffitti bassi, tipici degli uffici. Poi nel 2012, la decisione di ricostruire interamente lāedificio Bridgeston nello stesso luogo di origine e riprogettare cosƬ il museo da zero. Nikken Sekkei ĆØ stato incaricato della progettazione della nuova struttura, mentre a Tonerico INC ĆØ stata affidata quella del Museo, collocato ai piani inferiori. I lavori sono terminati a luglio 2019 e da sabato 18 gennaio il Museo riapre le porte al pubblico in una veste totalmente rinnovata.Grazie alla Fondazione Ishibashi, fondata nel 1956 da Shojiro per portare avanti il sogno di una vita, ovvero condividere lāarte da lui collezionata nel corso degli anni e proseguire in tale intento anche negli anni a venire, in 65 anni la collezione si ĆØ allargata fino a comprendere 2.800 opere dāarte antica, moderna e in particolare capolavori di impressionisti, arte del 20Ā° secolo e contemporanea: una collezione permanente che sarĆ esposta a rotazione con esposizioni temporanee.Il nuovo Museo Artizon simboleggia ora un senso di rinascita, incarna il desiderio di rinnovarsi sia nel nome sia nella sostanza, un luogo dove il pubblico puĆ² non solo apprezzare lāarte, ma sperimentare il concetto di creativitĆ del passato, del presente e del futuro.Lo spazio espositivo occupa attualmente unāarea di circa 2100 m2, il doppio di quella del vecchio Museo.
LāArtizon Museum ĆØ stato progettato e costruito tenendo conto dei piĆ¹ alti standard di sicurezza dal punto di vista antisismico e in unāottica di totale isolamento delle opere in caso di possibili tsunami e inondazioni. Per soddisfare le particolari esigenze curatoriali di questo nuovo museo in stile urbano, Goppion, impresa italiana leader nella progettazione di sistemi espositivi di ultima generazione, ĆØ stata chiamata a realizzare sei vetrine. Una delle principali sfide incontrate dallāazienda milanese ĆØ stata la complessitĆ dei sistemi di apertura motorizzati e telecomandati la cui operativitĆ ĆØ gestita da sistemi elettronici. Delle sei vetrine infatti, tre sono dotate di apertura motorizzata che, in caso di mancata alimentazione elettrica, per esempio a seguito di terremoti, possono comunque essere aperte manualmente per la gestione e messa in sicurezza delle opere.Terminato il lavoro di Tokyo, Goppion si appresta a terminare unāaltra prestigiosa collaborazione: quella con il Grand Egyptian Museum di Giza in Egitto, il museo archeologico piĆ¹ grande di tutti i tempi (apertura prevista per lāautunno 2020) che custodirĆ manufatti egizi mai esposti prima.Lāedificio sorge proprio nei pressi della Necropoli di Giza ed ĆØ stato progettato dalla Heneghan Pengun di Dublino. In esposizione: la collezione completa di reperti rinvenuti nella tomba del Faraone Tutankhamon, manufatti provenienti da altri grandi complessi espositivi dāEgitto e 5000 reperti che saranno movimentati dal Museo Egizio del Cairo per approdare al GEM.
In totale oltre 50.000 manufatti saranno esposti al pubblico e circa la metĆ di questi saranno custoditi proprio allāinterno di sistemi espositivi Goppion capaci di coniugare le piĆ¹ avanzate prestazioni di conservazione preventiva ad un design raffinato ed essenziale. Fondata nel 1952, Goppion ĆØ leader mondiale nella produzione di sistemi espositivi e conservativi in ambito museale.