Socialismo o liberismo dov’è il guasto?

Socialismo o liberismo dov’è il guasto?

Il mondo moderno tra cooperazione socialista e guerra economica.

La soluzione di questo rompicapo certo non muterebbe d’incanto l’inferno terreno in paradiso e i poveri in miliardari, ma potrebbe aiutare noi poveri umani ubriachi di parole che piacciono e assetati di parole che salvano, a capire chi sono stati e chi sono i sabotatori dei sistemi democratici che, per renderli concretamente tali, dovrebbero essere fondati sulla cooperazione socialista e finalizzati alla giustizia e alla pace.

Sono i sindacalisti, i burocrati, i politici, i banchieri, le multinazionali pigliatutto o potrebbe esserci dell’altro che volutamente viene taciuto o insabbiato, da chi ha interesse ad accendere e a tenere vivo il rogo della guerra economica che passa per  competizione liberale, ma è perfetta solo per costruire le “ONESTISSIME”  fortune di pochi “trilionari” sullo sfruttamento e sterminio di grandi masse di poveri, ignoranti, deboli, malati, invalidi, indifesi e onesti di tutte le razze.
Se la giustizia sociale può garantirla, quanto meno in teoria, la cooperazione  socialista, ora invece la competizione liberale, (che a livello planetario produce una manciata di vincenti e un oceano di sconfitti e di vittime) secondo voi, cosa starebbe garantendo di buono? 
Il mezzo mondo comunista fondato sulla cooperazione è morto di malattia congenita o si è beccato il virus sterminatore del liberismo occidentale fondato sulla competizione selvaggia?
Laddove, gli stati armano i popoli dei migliori mezzi culturali possibili per renderli produttivi ma, prima ancora che lo diventino concretamente, li spremono e li danneggiano a colpi di tassi, tasse e disservizi di tutte le razze.
Non tutti i poveri però messi in difficoltà dal sistema accettano di restare poveri se a colpi di laurea e master hanno acquisito armi culturali o giuridiche per ambire al benessere se non all’arricchimento.
E non tutti i ricchi, armati finanziariamente fino ai denti, accettano di subire un tracollo e tornare poveri senza tentare di salvarsi scaricando il danno sulle classi povere e deboli o direttamente sullo Stato.
La competizione liberista mette l’intera comunità mondiale sulle montagne russe di sviluppi e recessioni doppiamente assassini per l’umanità e per il pianeta. 
Ed è inevitabile che alcuni soggetti che rischiano di arretrare o peggio, perdere tutto, pur essendo attrezzati di armi per difendersi, siano tentati di salvarsi a spese dei deboli, degli ultimi, dei disarmati, a costo di sconfinare nell’illecito o peggio nel crimine.
Insomma, prima lo capiremo e meglio sarà per tutti: il liberismo è ferocemente antidemocratico, impoverisce la maggioranza dei cittadini onesti e arricchisce i disonesti della classe media e una manciata di lupi famelici che a caccia di profitti mondiali arrivano pure a sbranarsi fra loro.
Il liberismo è un attentato legalizzato alla democrazia.
Rilevate le impronte digitali e fermati i potenziali assassini. La stessa razza che ha ucciso il comunismo sta uccidendo il liberismo.
Sono i soggetti incapaci di resistere alla tentazione di competere per evitarsi un danno o peggio per arricchire derubando il prossimo. Anche quando, da professionisti o peggio da  burocrati, avrebbero l’obbligo di cooperare al bene comune rendendo alla collettività culturalmente e giuridicamente disarmata il miglior servizio possibile.
Franco Luceri
ph scenarieconomici.it/

Redazione Radici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.