Non fa Fico

Non fa Fico

Solitamente di fronte ad un attentato alla vita di un presidente del consiglio di una democrazia si assiste ad una solidarietà unanime nei confronti della vittima e ad una condanna del folle gesto. Questo, indipendentemente dal colore politico della vittima. Si vede, tuttavia, che  queste norme di civiltà non valgono per il premier slovacco Robert Fico ( forse perché in campagna elettorale aveva promesso di non inviare più armi all’Ucraina?). La Stampa titola: “Spari al premier slovacco: ‘Fico vuole la dittatura’”, “Da von der Leyen a Meloni la solidarietà per il populista amico di Putin e Orban”; come se fosse un reato mostrarsi solidali per l’attentato!

Il Corriere della Sera traccia un identikit dell’attentatore: “L’assalitore, un poeta e attivista non-violento ma con il porto d’armi”. Suona un po’ come un ossimoro. Ma anche Repubblica ci mette del suo: “Fico: l’autocrate putiniano accusato di ‘ndrangheta da sempre in guerra con giornalisti e giudici. Cintula: un cittadino al di sopra di ogni sospetto”. A questo punto ci si chiede perché per l’attentato non condannino direttamente il premier slovacco. Il Giornale aggiunge alcuni particolari: “Cintula, il libertario, poeta con la pistola”. Praticamente un novello D’Annunzio. I vicini del nuovo Vate, tramite il Corriere della Sera, ci danno conferme riguardo la sua innocenza: “Cintula, un ‘lupo solitario’. Il poeta ora rischia l’ergastolo. I vicini: una brava persona”.

Per citare Trilussa:” La serva è ladra e la padrona è cleptomane”.

Riccardo Maradini

ph.secoloditalia.it/

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.