PRATO – “Arte ferita, Arte salvata. Chiese e patrimonio artistico a 80 anni dal bombardamento di Prato”. E’ questo il titolo della nuova mostra al museo diocesano di Prato dall’8 marzo 2024 al 28 luglio 2024. “L’esposizione narra l’incredibile storia della messa in sicurezza e della distruzione delle chiese e patrimonio artistico pratesi durante la Seconda guerra mondiale”, spiegano sul sito del Museo.

Grazie a suggestive foto d’epoca, in parte inedite, a documenti originali e oggetti di arte sacra, che ancora oggi mostrano le ferite dei bombardamenti, sarà ricostruita “l’epopea vissuta da chiese e capolavori d’arte tra il 1940 e il 1945”.

“Alla corsa contro il tempo per salvare le opere simbolo della città, primo tra tutti il pulpito di Donatello, si affianca la narrazione delle pesanti devastazioni che colpirono il patrimonio del centro storico di Prato, in particolare tra il 16 febbraio e il 7 marzo 1944, quando furono bombardate san Bartolomeo in piazza Mercatale, sant’Agostino, santa Maria del Giglio”, si legge ancora sul sito.

La mostra ricostruisce con particolare attenzione le vicende della Cattedrale e del suo ricco patrimonio artistico.

“La mostra, attraverso un percorso storico rigoroso e suggestivo, con fotografie, documenti, filmati, oggetti d’arte sacra salvati dalle macerie, a dialogo con le opere d’arte del Museo dell’Opera del Duomo, permetterà di far conoscere alla comunità pratese, e ai molti turisti italiani e stranieri che visitano Museo e Cattedrale, una storia emblematica di salvaguardia di un patrimonio universale”, riporta ancora il Museo.