100 anni di Aeronautica Militare, evento celebrato all’University di Dallas

100 anni di Aeronautica Militare, evento celebrato all’University di Dallas

Recentemente la numerosa comunità italiana presente nell’ area metropolitana di Dallas, grazie all’ospitalità concessa dalla prestigiosa Università di Dallas (da sempre legata alla cultura del nostro paese tramite il suo distaccamento “capitolino” presso i Castelli Romani ), al cordiale supporto della Texas Scientific Italian Community e all’immancabile iniziativa del Rappresentante del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) Vincenzo Arcobelli, si è riunita presso l’Art History Auditorium della citata università per celebrare il centenario dell’ Aeronautica Militare.

La serata si è svolta nel ricordo dei più salienti fatti storici che si sono succeduti nel campo dell’aviazione e delle tecnologie ad essa applicate. Dopo un’introduzione del Dottor Anthony NUSSMEIER del dipartimento di lingue moderne, si sono avvicendati il Rappresentante del CGIE nonché Comandante dell’aviazione civile Vincenzo ARCOBELLI, il T.Col. Andrea CERRI, Capo della RAMi di Sheppard AFB ed il Magg. Antonio MARINARO, Collaborative Project Personnel in ambito JSF F-35 a Fort Worth -Texas.

Il Com.te ARCOBELLI nel corso del suo intervento, ha orgogliosamente evidenziato il fondamentale contributo fornito dagli aviatori e dai pionieri dell’aria italiani citando, nel sua discorso, le imprese che li hanno resi celebri, da Baracca a Nobile, dal volo Roma-Tokio di Ferrarin e Masiero ai primati di Agello e Pezzi, senza tralasciare le due trasvolate dell’Atlantico, del 1930 Orbetello – Rio de Janeiro e del 1933 Orbetello – Chicago- New York, sottolineando al riguardo come la storia dell’aviazione italiana si sia intrecciata costantemente con quella statunitense. Arcobelli ha infine rimarcato l’importantissimo ruolo svolto dall’ingegno italiano nella storia, dai grandi geni, a partire dal “rinascimento” con Leonardo da Vinci, fino ad arrivare al ruolo dell’industria tricolore nell’ambito aeronautico, dal settore degli addestratori sino a quello degli elicotteri, all’ importantissimo ambito aerospaziale, che vede l’Italia tra i maggiori protagonisti al mondo.

All’intervento di Arcobelli è seguito quello del Tenente Colonnello Cerri il quale ha presentato l’attività svolta dall’ Euro-NATO Joint Jet Pilot Training di Sheppard (ENJJPT) di cui la RAMi costituisce la parte nazionale, mettendo in evidenza l’importante ruolo svolto nell’addestramento dei piloti militari. Con 56.000 ore di volo all’anno, 211 velivoli (135 T38C Talon e 76 T6 Texan II), 300 voli al giorno e circa 250 piloti militari brevettati annualmente, l’ENJJPT dalla sua costituzione ha formato più di 8000 piloti militari. Numeri impressionanti con i quali il comandante della RAMi ha riassunto lo stretto legame tra USAF ed Aeronautica Militare nel campo dell’addestramento al volo e non solo. L’intervento si è concluso con il racconto del tour celebrativo del centenario, effettuato dal personale istruttore italiano a fine marzo con 5 T6 Texan II durante il quale sono state sorvolate le città di Chicago, New York e New Orleans proprio a ricordo delle trasvolate storiche. Il Tour ha avuto come massima espressione dell’amicizia tra le nostre due nazioni, il sorvolo del cimitero di Arlington a Washington DC, il 28 marzo durante la toccante cerimonia in ricordo dei caduti alla presenza dell’Ambasciatrice d’Italia in Usa, Mariangela ZAPPIA ed del Defense Attache’ Gen. D.A. Maurizio CANTIELLO.

La serata si è conclusa con la presentazione del Maggiore Marinaro il quale ha sottolineato il contributo e l’evoluzione dell’ingegneria italiana nel campo avionico a partire dal premio Nobel Guglielmo Marconi fino ad arrivare alla sua eredità industriale raccolta dalla odierna “Leonardo” con i suoi moduli spaziali della International Space Station che di recente ha visto tra le fila dei suoi illustri comandanti anche quelli dell’Agenzia Spaziale Italiana, sottolineando infine l’importante sforzo che il sistema Paese sta conducendo con un ruolo di primissimo piano nell’ambito dello sviluppo della sesta generazione di velivoli militari che va sotto il nome di “Global Combat Air Program”.

Gli invitati hanno concluso i loro interventi presentando al gentilissimo “padrone di casa” Dottor NUSSMEIER ed al Comandante ARCOBELLI, lo stemma del centenario e le litografie celebrative, in ricordo di questo apprezzato e sentito evento. Il pubblico intervenuto, composto principalmente da personale universitario e dell’ampia comunità italiana in Texas, è rimasto entusiasta e positivamente impressionato da un evento così storico.

Redazione

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