La consapevolezza

La consapevolezza

Nel caos in cui s’è trovata la nostra incerta politica, i partiti di maggioranza e d’opposizione, non sono stati in grado, almeno in prima battuta, d’assumere una linea conforme all’emergenza che si è presentata come incontenibile. Le manovre politiche del passato sono crollate al cospetto di una realtà che non dava il tempo di tentare “aggiustamenti” atti a tamponare una situazione che si aggravava ogni giorno di più. Ora è la volta di Giorgia Meloni.

Ci siamo resi conto, tra l’altro, che il modello del Sovranismo sarebbe rimasto solo un concetto teorico per il quale non avrebbe più avuto senso investire il nostro futuro. La situazione è difficile e lo rimarrà ancora per molto. Pur senza pretendere d’esorcizzare il nostro futuro, si dovrà trovare un provvedimento capace, entro l’anno, di dare concreti benefici a chi ne ha bisogno.

Sempre che i rigurgiti nazionalisti non riemergano dal mare delle incomprensioni. Per quanto possa contare, siamo per provvedimenti di sostegno generalizzato. Perché se un Paese “arretra”, non avrà più un suo ruolo indipendente e andrebbe a coinvolgere anche gli altri. Con la premessa che intendiamo ricordare anche i milioni di Connazionali all’estero che sono l’Italia “altrove”. Non a caso, siamo stati anche “propositivi”.

Anche la solidarietà giocherà un suo ruolo primario se non sarà dispersa nei “rivoli” dei conformismi nazionali. Pure gli ultimi eventi sul fronte dell’immigrazione “disperata”ci hanno fatto intendere che la solidarietà internazionale può avere una sua logica proprio in questa fase d’emergenza globale. A nostro avviso, questo potrebbe essere un tramite per stimolare la cooperazione. E’ una consapevolezza che intendiamo tutelare.

Giorgio Brignola

Redazione

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