La Russia ha posto il veto per impedire l’adozione di una risoluzione Onu che condanni le annessioni

La Russia ha posto il veto per impedire l’adozione di una risoluzione Onu che condanni le annessioni

Il testo preparato da Stati Uniti e Albania ha ricevuto 10 voti a favore. Quattro Paesi (Cina, India, Brasile e Gabon) si sono astenuti. Putin: “Saranno per sempre russe, le difenderemo con gli mezzo”. Sullivan: “Le forze Usa in Europa sono pronte a ogni evenienza”. Stoltenberg: “L’uso di armi nucleari avrà serie conseguenze”.

“La fine dell’egemonia dell’Occidente è irreversibile”. “La Grande Russia e’ rinata”. Queste due dichiarazioni, rispettivamente del leader del Cremlino Vladimir Putin e del vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitri Medvedev, riassumono tutto il significato della giornata in cui Mosca ha celebrato i “trattati di adesione” che ufficializzano l’annessione illegittima di quattro regioni occupate in Ucraina (Kherson, Zaporizhzhia, Lugasnk e Donetsk), segnando la più grande acquisizione forzata di territorio in Europa dalla Seconda guerra mondiale.

Le potenze occidentali hanno reagito condannando le celebrazioni e le azioni di Putin annunciando nuove sanzioni e confermando che non riconosceranno i referendum voluti dal Cremlino in 4 regioni strappate all’Ucraina.

Nel frattempo ha parlato, in conferenza stampa, Jens Stoltenberg ribadendo la linea della Nato sul conflitto e promettendo conseguenze pesanti in caso di uso di armi nucleari. Di seguito la cronaca di una lunga giornata, tra annunci, celebrazioni, reazioni e riunioni.

AGI

 

Redazione Radici

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