Il Casinò può diventare un nuovo punto di forza del turismo in Italia?

L’Italia è un paese meraviglioso, ricco di storia e di paesaggi incantevoli. Mare, montagna, collina, migliaia di chilometri di costa. Un’infinità di beni artistici e architettonici, che il nostro territorio ha accumulato in migliaia di anni. Il “bel paese” ha tanto da offrire ai turisti, ma allo stesso tempo scarseggia di infrastrutture come strade, ferrovie e organizzazione. A volte mancano anche le idee, perciò periodicamente ritorna la questione casinò come attrazione turistica.

L’unione fa la forza

Non si tratta di paragonare il casinò ai punti d’interesse storici, artistici e paesaggistici, ma di aggiungere un tassello al complesso mosaico di cui si compone l’offerta ricettiva per il turismo. Se lo si divide in più tipologie, oltre al turismo culturale vi è anche quello marittimo, e allo stesso modo vi è quello per il gioco.

Si guardi a paesi come Malta, che hanno fanno del gioco uno dei volani della propria economia. Certo, non sarebbe il nostro caso, poiché l’Italia ha ben altri elementi sui quali puntare, ma certamente potrebbe essere un’opzione aggiuntiva che andrebbe ad esempio ad aiutare determinate località turistiche in periodi in cui il turismo manca.

Casinò o Casinò online?

È facile comprendere quindi come mai la questione sulla liberalizzazione dei casinò venga posta periodicamente da varie associazioni. Per casinò s’intende un casinò nello stile classico, con tavoli dal vivo e non solo con tavoli elettronici come le moderne sale VLT.

Un casinò esclusivo potrebbe richiamare un turismo più esclusivo, con un potere d’acquisto più interessante. Se unito ad un bel territorio, con un bel mare, ad esempio, i giocatori potrebbero godere di un vantaggio non indifferente ed essere portati a tornare.

L’alternativa è restare con il quadro normativo attuale, con quattro casinò autorizzati, decine di sale VLT che usano chiamarsi casinò, e i casinò online.

Così come può notare chiunque usi leggere recensioni dei casinò, i casinò online negli ultimi anni si sono dimostrati un vero e proprio modello di progresso nel settore del gioco d’azzardo, sia dal punto di vista legislativo con l’adozione di misure a cautela dei giocatori, sia dal punto di vista dell’esperienza di gioco con uno sviluppo del settore di produzione software con livelli di qualità finora mai visti.

Turisti per tutto l’anno, per tutto l’indotto

Si pensi ad esempio alla riviera romagnola, oppure ad alcune località di mare in Puglia. Passata l’estate, il turismo cala drasticamente. Il turismo di gioco, invece, andrebbe ad attutire i periodi più piatti. Un casinò potrebbe disporre di una struttura ricettiva fungendo anche da Hotel, oppure appoggiarsi agli alberghi e B&B (e Airbnb) della zona. Questo significherebbe aiutare l’indotto alberghiero e probabilmente anche quello del commercio di zona.

Un tipo di clientela dal target medio alto potrebbe favorire l’indotto ristorativo e creare persino nuove attrazioni, così come successo al casinò di Venezia col ristorante di Alessandro Borghese.

I casinò online hanno certo il vantaggio di consentire a chiunque di giocare in qualsiasi luogo, senza che vi sia la necessità di costruire strutture ricettive di gioco ad hoc. Tuttavia, resta un tipo di rapporto giocatore – operatore, anziché un rapporto che vada a muovere l’economia di un intero territorio (seppur locale).

Un possibile aiuto per i beni artistici

I beni artistici, hanno un costante bisogno di manutenzione. I costi di manutenzione spesso non vengono trattati bene nei programmi di bilancio. Ebbene, i proventi delle tasse imposte sul gioco d’azzardo potrebbero essere destinate ai fondi destinati al mantenimento dei luoghi artistici più famosi nel territorio in cui lo stesso casinò è situato.

Un’idea, questa, proposta da alcuni governatori e sindaci in tutto il mondo, che non è da sottovalutare, e che potrebbe unirsi ad attività di turismo di ritorno per chi si dovesse innamorare del territorio che visita in occasione del gioco.