Contrastare la povertà educativa

Contrastare la povertà educativa
© Lisa Marie David / NurPhoto / NurPhoto via AFP - una scuola nelle Filippine

Contrastare la povertà educativa è un primo passo per permettere a bambini e adolescenti di apprendere, sperimentare, sviluppare. e far fiorire, liberamente, capacità, talenti e aspirazioni

Un sogno? Un’utopia? Una bella favola? No, o meglio, non solo. Diciamo, piuttosto, un obiettivo. Un primo, ma fondamentale passo per contrastare la povertà educativa e permettere a bambini e adolescenti di «apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni». Secondo Save The Children, la povertà educativa è strettamente connessa alla povertà economica e spesso a privare bambine, bambini, ragazze e ragazzi di molte opportunità sono proprio le difficoltà economiche, come confermano anche dai dati Invalsi del 2021, in cui studenti e studentesse di ogni grado provenienti da famiglie con livello socio-economico e culturale più basso hanno visto un calo significativo nei punteggi relativi alle prove di matematica e italiano. Come interrompere, quindi, il «ciclo vizioso della povertà» e impedire che la povertà materiale dei genitori si traduca in privazione educativa dei minori, evitando che una volta cresciuti soffrano anche loro una marginalizzazione sociale ed   un’offerta educativa di qualità, che parta – o riparta – anche dalle biblioteche scolastiche che, insieme alla scuola, «contribuiscono a creare il futuro», come ricorda Luisa Marquardt in Costruire il Futuro Prossimo: una Biblioteca In Ogni Scuola, in cui ha adattato le 5 direttrici che hanno animato la conferenza Ifla del 2021 Let’s work together for the future per mostrare quanto le biblioteche scolastiche possano essere davvero uno strumento di cambiamento ed emancipazione:

1- le biblioteche scolastiche danno alle persone gli strumenti per svilupparsi, emanciparsi, acquisire abilità e competenze; supportano l’innovazione e la ricerca;

2- le biblioteche scolastiche sono fonte di ispirazione e contribuiscono allo sviluppo dell’intraprendenza e dell’ingegno attraverso soluzioni creative;

3- le biblioteche scolastiche includono e supportano tutti i componenti della comunità scolastica attraverso collezioni e un programma inclusivi, assicurandosi che nessuno resti indietro;

4- le biblioteche scolastiche sono impegnate verso il futuro, utilizzano le tecnologie in modo efficace per conseguire la loro ‘missione’;

5- le biblioteche scolastiche sostengono e durano nel tempo: sono impegnate verso il futuro dell’ambiente; contribuiscono all’educazione ai beni culturali e naturali e supportano i processi decisionali a lungo termine.

Una biblioteca scolastica funzionante, quindi, non è solo uno spazio polveroso in un angolo della scuola in cui vengono ammassati disordinatamente dei libri che è spesso impossibile consultare, ma uno strumento di equità che aiuta a permettere a tutti – indipendentemente dalle condizioni socioeconomiche, spesso legate anche alla provenienza o all’etnia della famiglia d’origine – l’accesso all’informazione, alla lettura, alla ricerca e allo studio.

È uno strumento, quindi, che può portarci un po’ più vicino a uno degli obiettivi fissati da Agenda 2030: il numero 4, infatti, è «fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti».

Ma qual è la situazione attuale? E, soprattutto, come è possibile cambiarla?

Una – seppur parziale – risposta alla prima domanda arriva dal report La lettura tra i bambini e l’accessibilità delle biblioteche italiane, dell’Osservatorio #conibambini, curato da Con i Bambini e Openpolis e pubblicato il 22 marzo 2022, che ha analizzato non solo la presenza di biblioteche sul territorio, ma anche la loro effettiva accessibilità, un aspetto che coinvolge la dimensione, la fruibilità, gli orari di apertura e che è fondamentale al pari della presenza stessa. Da questo punto di vista il report ha riscontrato una grande varietà, ma anche un servizio ampiamente insufficiente. Pensiamo agli orari di apertura: solo il 9,1% delle biblioteche rimane aperto per oltre 40 ore a settimana in Italia, con Lazio, Emilia-Romagna e Toscana che alzano il numero medio. O ai posti disponibili per consultazione e lettura, che sono solo 15 in Molise e 17 in Calabria, contro una media già non altissima di 34 sul territorio nazionale.

Come passare quindi da uno scenario come questo a un servizio capillare davvero in grado di fare la differenza?

Il 23 aprile, in occasione della Giornata Mondiale del Libro, Futuro Prossimo – un progetto multiregionale nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che ha come capofila Save the Children Italia – ha lanciato la guida Contrastare la povertà educativa: una biblioteca in ogni scuola. Guida pratica per la biblioteca scolastica a cura di Luisa Marquardt, che insegna Bibliografia e Biblioteconomia all’Università Roma Tre e fa parte del Forum del Libro.

La guida nasce come strumento pratico per offrire ai membri delle comunità educanti – docenti e dirigenti scolastici, ma anche famiglie e istituzioni territoriali – «uno strumento pratico e di facile uso, soprattutto all’interno delle scuole, per scegliere, organizzare e rendere disponibile un

Attraverso indicazioni pratiche – che vanno dagli spazi a idee di arredo passando per l’invito a “fare rete” con altre realtà simili (non solo altre biblioteche scolastiche ma anche biblioteche pubbliche, librerie e altri soggetti che agiscono sul territorio) – modelli prodotti da ricercatori e da associazioni bibliotecarie e best practices, oltre che un gran numero di spunti creativi, il testo spiega come istituire (o rilanciare, se già presente) la biblioteca scolastica. L’attenzione non è solo su come organizzarla, gestirla e promuoverla, ma anche su come trasformarla in un luogo vivo in cui aiutare le giovani ad avvicinarsi alla lettura o acquisire le competenze digitali. A trasformarla, insomma, in quel veicolo di emancipazione e parità che spesso, anche senza averne le pretese, è. E che dovrebbe essere sempre.

Marcario Giacomo

Redazione

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