Come sarà il nuovo Almanacco del giorno dopo di Drusilla Foer

Come sarà il nuovo Almanacco del giorno dopo di Drusilla Foer

Torna su Raidue lo storico programma andato in onda su Rai1 dal 1976 al 1994. Gianluca Gori: “Non serve dissacrare sempre o forse ricordare un modo carino di fare televisione adesso è una cosa trasgressiva”

© Maria Laura Antonelli / AGF – Gianluca Gori, in arte Drusilla Foer

Drusilla Foer sarà il nuovo volto dell’Almanacco del giorno dopo, trasmissione storica della Rai che tornerà dal 6 giugno su Rai2 (dalle 19.50 alle 20.25, in tutto 20 puntate) in edizione riveduta e corretta. E al suo fianco ci sarà anche Topo Gigio, simbolo di una televisione del passato che ha incantato grandi e piccini.

L’Almanacco versione Drusilla quanto sarà dissacrante, o nel solco della tradizione, da 0 a 10? “Dissacrante? Io direi zero. Nel solco della tradizione? Spero 8 – ha risposto all’AGI l’artista alter ego di Gianluca Gori – perché uno si aspetta sempre da me che sia dissacrante? In realtà poi a Sanremo ce n’erano più di me dissacranti… Non serve dissacrare sempre o forse ricordare un modo carino di fare televisione adesso è una cosa trasgressiva“.

In ogni caso, “la gente ormai mi conosce, farò quello che so fare”, ha aggiunto prima della conferenza stampa di presentazione dei palinsesti estivi prime time insieme agli altri protagonisti dei nuovi programmi che inaugureranno la guida di Stefano Coletta, direttore intrattenimento del Prime Time Rai.

L’Almanacco del giorno dopo è stato un programma storico, andato in onda su Rai1 dal 1976 al 1994: durava pochi minuti e dava poche informazioni con una scaletta sempre uguale, dalle effemeridi del sole e della luna, cioè l’orario in cui sarebbero sorti e tramontati il giorno successivo, fino alla rubrica ‘Domani avvenne’, con filmati storici dedicati a un fatto accaduto in passato nel giorno dopo.

Drusilla AGI

Faceva da traino al Tg1 delle 20. Oggi è tutta un’altra storia: siamo in una fase storica ‘inondata’ dalle informazioni, all news e social che dominano la scena, anche se pure oggi l’Almanacco servirà a fare da traino al Tg delle 20.30 su Rai2. Cambia, invece, la durata: mezz’ora circa e, come spiega Drusilla, servirà a intrattenere, in modo leggero e garbato, oltre ad approfondire e a dar vita a riflessioni che avranno inevitabilmente il suo taglio ‘moderno’.

“Siamo entrati in punta di piedi – ha spiegato ancora all’AGI – in questa trasmissione che è nel cuore di tutti noi un po’ più che maggiorenni, era una piccola trasmissione che durava poco e dava delle informazioni in modo piacevole e garbato. La nostra dura un po’ di più, abbiamo dovuto rimpolparla… C’è della musica, una cantatina me la farò, io canterei anche se mi dicessero di leggere il telegiornale ma ballare tenderei ad escluderlo perché ho una sciatica che me lo impedisce”.

Sarà insomma “un via vai di cose e speriamo di essere all’altezza di questo programma iconico. Abbiamo cercato di rispettarlo con più gentilezza possibile. Ci piaceva l’idea dell’Almanacco che ci dice cosa succede domani, ed è sempre una cosa tranquillizzante: se sono successe cose belle, siamo contenti, se sono successe cose brutte ci si può lavorare e quindi anche una motivazione proiettiva e tranquillizzante per la nostra vita”.

Sarà comunque un programma innovativo? “Ma io non sono così innovativa, mi piace quella televisione lì, un po’ calma, educata, che intrattiene ma dà anche qualche informazione. Il mio modo, anche se sono un oggettino molto rock, è di fare una televisione che abbia una calma dentro”, ha sottolineato.

“Ho molto piacere e mi stupisco che le persone siano interessate al mio pensiero – ha aggiunto poi in conferenza stampa – quali sono le mie aspettative? Io mi impegno lealmente da un punto di vista intellettuale ed emotivo. È vero, a quell’ora ci sono i Tg negli altri canali, non ci avevo pensato – ha sottolineato rispondendo a una domanda – ma se ci sono cose più importanti è giusto che vedano il Tg, non si può pensare di ‘cannibalizzare’ gli altri, in questo senso non ho ansia di prestazione. Io faccio bene ciò che voglio fare indipendentemente dai risultati che vengono da serietà e devozione ma non dalla mole del consenso” ha sostenuto.

Perché il pubblico dovrebbe guardare l’Almanacco di Drusilla? “Perché c’è dell’intrattenimento – ha spiegato – garbato, con momenti di ‘tenerezza’ artistica e momenti di riflessione, perché è una fascia di tempo in cui fa piacere ascoltare una vecchia signora che vuole intrattenere…” ha scherzato.

“Io sono un soggettino che tende all’intrattenimento – ha continuato Drusilla – e questo significa far sorridere, chiacchierare ma anche sollecitare una riflessione. C’è pure Topo Gigio e farsi fare una carezza da lui significa buttare anni di psicoanalisi”, ha ironizzato. “È un arco di tempo un po’ speciale – ha concluso – lo faremo con coraggio e incoscienza. Il ‘virgulto’ è molto contento e grato per questa opportunità che mi viene data”.

Virgulto come l’ha definita Stefano Coletta: “Nel deserto cresce un nuovo virgulto ed è Drusilla… Io l’avevo già invitata al programma ‘Ciao maschio’ ed e’ un’artista di rara completezza. Al di là dell’eleganza sa cantare, recitare, sa fare davvero tutto, È una scommessa che ci rende orgogliosi. Sarà un divertissement quotidiano, ci farà sorridere, ma anche riflettere, con grande intelligenza e civiltà”. AGI

Redazione

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