Quindici imperdibili dipinti di Henryk Siemiradzki (foto)

Quindici imperdibili dipinti di Henryk Siemiradzki (foto)
Questo artista russo ha trovato ispirazione nell’antica Roma e nei suoi paesaggi, creando immagini classiche di miti, leggende ed eventi storici

Gli artisti russi della seconda metà del XIX secolo spesso si concentravano sulla vita della gente comune e mostravano immagini realistiche dei loro contemporanei. Ma non Henryk Siemiradzki (1843-1902). Lui seguì i canoni stabiliti dell’arte accademica, ed ebbe un successo straordinario. I suoi dipinti mostrano soggetti dell’antichità e della mitologia, così come esempi di bel comportamento, scene dei primi cristiani e vari motivi biblici.

Nato nella regione di Kharkov (allora parte dell’Impero Russo), in una famiglia di origini polacche, Siemiradzki studiò all’Accademia Imperiale d’Arte di San Pietroburgo, anche se trascorse la maggior parte della sua vita a Roma. Così, non è una sorpresa che gli affascinanti paesaggi della Città Eterna si riflettano nella sua arte.

Ecco alcuni dei suoi dipinti più belli, tra cui uno schizzo per un affresco per la Cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca, che purtroppo è andato distrutto quando le autorità sovietiche hanno demolito la chiesa nel 1931.

La fiducia di Alessandro Magno per il suo medico Filippo. 1870

 

Cristo e la peccatrice. 1873 

La danza delle spade. 1881

Orgia dei tempi di Tiberio a Capri. 1881 

Canzone dello schiavo. 1884 

Seguendo l’esempio degli dei. 1888 

Ritratto di una giovane donna romana. 1889 

Frine alle feste di Poseidone a Eleusi. 1889

Una lezione pericolosa. Circa 1895

Il funerale di Ruz a Bulgar. 1884 

Roma. Villaggio. Circa 1899 

Cristo con Marta e Maria. 1886

Ultima Cena. 1878 (Lavoro preparatorio per la Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca) 

Candelabri della cristianità (Le torce di Nerone). 1876

Socrate trova il suo allievo Alcibiade dalle etere. 1873

La mostra delle opere di Henryk Siemiradzki intitolata “Seguendo l’esempio degli dei” (“По примеру богов”) è in corso alla Galleria Tretjakov di Mosca fino al 3 luglio 2022. Più info qui

https://it.rbth.com/

Redazione Radici

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