Cultura e Storia per non cadere prede di cattivi maestri

Cultura e Storia  per non cadere prede di cattivi maestri

GORIZIA – Fascismi, il tema a cui è dedicato il
festival èStoria, anticipa con lungimiranza un dibattito di forte
attualità perché aggredire uno stato libero e democratico è un
atto fascista.

Questo il messaggio dell’assessore regionale alla Cultura
intervenuta a Gorizia alla conferenza stampa di presentazione del
festival internazionale della storia, giunta all’edizione della
maturità, la diciottesima, in programma nel capoluogo isontino
dal 23 al 29 maggio.

Un punto di vista di partenza, è stato detto, per ragionare sui
decenni che hanno segnato la storia italiana e sulla storia che
ci aspetta, figlia della caduta del muro di Berlino e
dell’impianto novecentesco basato su blocchi ideologici. Una
storia europea complessa che può essere compresa solo con
l’approfondimento e il confronto che emergono da uno studio
accurato, necessario per non finire preda di cattivi maestri.

È con questa convinzione che la Regione sostiene il festival a
cui riconosce l’elevata qualità scientifica testimoniata anche
dall’attestazione del Corriere della Sera che lo ha indicato come
miglior festival storico in Italia.

Per l’assessore regionale si tratta anche di uno degli eventi più
importanti nel percorso verso Go!2025, un’opportunità unica per
Nova Gorica e Gorizia e per tutto il Friuli Venezia Giulia per
far conoscere il grande patrimonio di soggetti culturali di
valenza nazionale e l’altrettanto importante risposta del
pubblico a questa ampia offerta.

Anche quest’anno, per la seconda volta, il festival si sdoppia
tra la sessione tradizionale, il cui comitato scientifico è
diretto da Paolo Mieli, ed èStoria film festival, diretta da Gian
Piero Brunetta.

Con più di 200 ospiti protagonisti di circa 120 appuntamenti, tra
le sezioni del festival si riconfermano anche èStoriaFVG,
dedicata al territorio, èStoria Giovani, in collaborazione con
Punto Giovani e Informagiovani del Comune di Gorizia e La Storia
in Testa, dedicata alle novità editoriali e agli anniversari.

Alla conferenza stampa hanno preso parte, tra gli altri, anche il
presidente del Consiglio regionale, il sindaco di Gorizia con gli
assessori alla Cultura e alle Politiche giovanili, il Prefetto,
il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, tra
i principali sostenitori dell’iniziativa, e l’ideatore e curatore
del festival.

Il fitto calendario di appuntamenti è consultabile sul sito
www.estoria.it e sui canali social dedicati al festival.
L’appuntamento clou con il Premio èStoria, riconoscimento
assegnato a chi svolge un ruolo di primo piano nel campo della
divulgazione in Italia e all’estero è per sabato 28 maggio alle
ore 19.30. Il premio sarà assegnato a Emilio Gentile, per aver
dedicato la parte migliore e più imponente del suo lavoro di
ricerca e interpretazione storiografica alla fenomenologia degli
autoritarismi, e in particolare del fascismo italiano, di cui è
il più autorevole esperto e per avere intrecciato al più alto
livello l’indagine scientifica con l’afflato morale. Seguirà una
conversazione con Georg Meyr.

Forte accento è stato posto sull’immagine che accompagnerà questa
edizione di èStoria, realizzata da Joey Guidone artista di fama
internazionale che ha individuato nel saluto romano il simbolo
che ha legato visivamente le grandi dittature del ‘900,
realizzando però un’illustrazione metaforica che non fosse
direttamente esplicita. Un’adunata di braccia tese piegate dal
vento del conformismo si estende a perdita d’occhio. L’unico
elemento fuori dal coro è un uomo che procede a fatica
controvento. La violenta tempesta della guerra è in arrivo.
ARC/SSA/ma

 

Redazione Radici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.