L’ong Cvm insieme con gli ultimi in Etiopia per costruire pozzi e sostenere le micro-imprese

L’ong Cvm insieme con gli ultimi in Etiopia per costruire pozzi e sostenere le micro-imprese

Luigi Bottura ne ha parlato con l’agenzia Dire in vista della Giornata mondiale dei poveri, voluta da Papa Francesco per domenica 14 novembre

Di Vincenzo Giardina

Costruire punti d’acqua e fornire piccoli capitali per sostenere le lavoratrici rientrate dall’estero sono impegni che, in tempi di pandemia, nuove povertà e conflitti, si tengono insieme”: a parlare con l’agenzia Dire è Luigi Bottura, rappresentante in Etiopia dell’ong Comunità volontari per il mondo (Cvm). Dei progetti dell’organizzazione si parla in vista della Giornata mondiale dei poveri, voluta da Papa Francesco per domenica 14 novembre. Un riferimento anche per la campagna ‘Insieme per gli ultimi’, organizzata dalla Caritas e dalla federazione del volontariato cristiano Focsiv con l’obiettivo di sensibilizzare e di raccogliere fondi a favore di 64 interventi in 45 Paesi di quattro continenti, a sostegno di 213.569 beneficiari diretti.

Bottura parla da Addis Abeba, capitale di un Paese colpito prima dalla pandemia di Covid-19 e poi da un anno di conflitto, con l’esercito federale che fronteggia le milizie del Fronte di liberazione popolare del Tigray (Tplf). “Siamo impegnati su due fronti” dice il rappresentante di Cvm, raccontando però di un’altra lotta, sotto il segno dello sviluppo sostenibile e della vicinanza alle comunità più vulnerabili. “Costruiamo punti d’acqua per la popolazione, occupandoci non solo della perforazione ma anche della formazione, in un’ottica di educazione all’igiene e di contrasto alla pandemia; poi c’è l’appoggio alle donne rientrate dall’estero, in particolare dai Paesi arabi, dove sono state impiegate come lavoratrici domestiche”.

Nel primo caso, l’impegno di Cvm si concentra nella regione di Amhara e in un’area meridionale del Paese. Nel secondo, il progetto ha un carattere più diffuso, tenuto conto della varietà delle provenienze delle emigranti rientrate in patria. “In tante sono originarie dell’Oromia

sottolinea Bottura – mentre altre sono del Dire Dawa, dell’Amhara o della Regione delle nazioni, nazionalità e popoli del sud”.

La speranza è che il finanziamento delle loro micro-imprese, in ambito agricolo o commerciale, sia il “presupposto per un futuro in Etiopia”. Secondo i dati rilanciati da ‘Insieme per gli ultimi’, oggi nel mondo sono sottoalimentate 811 milioni di persone. Sarebbero invece 47 milioni le donne finite sotto la soglia di povertà, 150 milioni i nuovi poveri nel 2020 e circa dieci milioni i bambini non rientrati a scuola, che si sono aggiunti ai 258 che già non la frequentavano. Cvm è un’organizzazione nata nelle Marche oltre 40 anni fa. I suoi progetti hanno coinvolto più continenti e più Paesi, dal Congo al Bangladesh. 

Redazione Radici

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