Missioni archeologiche in Georgia: proseguono le ricerche a Dmanisi

Missioni archeologiche in Georgia: proseguono le ricerche a Dmanisi

 Nell’ambito delle missioni archeologiche italiane in Georgia, co-finanziate dal MAECI, proseguono le ricerche nell’area del sito preistorico di Dmanisi, condotte da un team internazionale e multidisciplinare coordinato dal Museo Nazionale della Georgia di Tblisi con la partecipazione del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze.


Gli scavi di Dmanisi – i suoi depositi fanno tornare indietro nel tempo, sino a circa 1,8 milioni di anni fa – hanno restituito le evidenze più antiche della presenza di ominidi fuori dal continente africano. Nel contesto di queste sensazionali scoperte, il gruppo di ricerca italiano è impegnato a studiare a fondo la ricca fauna fossile associata ai resti umani, al fine di ricostruire, con il maggior dettaglio possibile, l’ambiente e l’ecosistema di cui facevano parte i nostri antichi antenati, contribuendo a delinearne le abitudini alimentari e le dinamiche di gruppo.


La componente italiana al progetto, oltre a contribuire al raggiungimento di significativi risultati scientifici, riconosciuti a livello mondiale (nei mesi scorsi la pubblicazione dello studio del Licaone fossile di Dmanisi ha avuto un notevole riscontro sui media internazionali), è impegnata nella formazione di giovani ricercatori.

Un aspetto del progetto testimoniato dal buon successo della edizione 2021 della “Dmanisi Paleoanthropology Field School”, che ha visto tra i relatori diversi ricercatori del team dell’Università di Firenze.


Le ricerche sono effettuate sia sul campo sia studiando le collezioni museali degli scavi effettuati negli ultimi anni, utilizzando le più moderne tecnologie. In particolare, durante la missione di quest’anno vengono utilizzati scanner 3D in luce strutturata a diversa risoluzione che consentono l’acquisizione tridimensionale di tutti i dati relativi ai reperti studiati.aise

Redazione

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