Internazionalizzazione: una sfida per l’avvocatura italiana

Internazionalizzazione: una sfida per l’avvocatura italiana

 Lo scorso 24 settembre la Sala della Promoteca del Campidoglio ha ospitato “La sfida dell’Avvocatura moderna tra diritto, internazionalizzazione e nuove tutele” convegno promosso dallo studio legale Meplaw, durante il quale si è parlato anche dell’importanza di fornire assistenza legale agli italiani all’estero.
Ai lavori sono intervenuti sia i soci fondatori di Meplaw, relatori principali, che numerosi partner di alcune sedi internazionali che hanno testimoniato l’impegno dello studio nella diffusione dei servizi legali attraverso professionisti italiani, punto di riferimento per le numerose aziende italiche che operano all’estero.


Ma anche dei connazionali, come rimarcato da Fabio Maggesi, fondatore e partner di Meplaw, secondo cui la sfida è quella di riuscire a valorizzare, in tutto il mondo, la figura dell’avvocato e del consulente italiano a servizio degli iscritti all’Aire che aumentano di anno in anno. Una presenza, quella degli italiani all’estero, che secondo Maggesi deve imporre all’avvocatura l’obbligo – anche morale – di assistere chi risiede al di fuori dei confini nazionali.


D’accordo su questo punto anche i partner americani di Meplaw a New York e in Connecticut: Altin Nonaj, avvocato iscritto all’Ordine degli Avvocati di Padova ed alla New York State Bar Association di New York, dove insegna anche alla Fordham Law School, ha sottolineato quanto possa essere importante per un connazionale poter contare sull’ausilio di legali italiani anche in loco, che padroneggiano leggi e giurisprudenza di entrambi in Paesi. Concetto ribadito anche da Lorenzo Agnoloni, avvocato italiano residente in Connecticut, cassazionista ed iscritto sia all’Ordine degli Avvocati di Roma che alla New York State Bar Association, nonché consigliere dell’Ordine Nazionale di Stato del Connecticut, che ha sempre mantenuto attivo un ponte con l’Italia, fornendo una continua assistenza ai cittadini italiani che necessitano di una figura professionale di riferimento anche nel continente americano.


Più tecnico l’intervento di Francesco Mazza, fondatore di Meplaw e docente all’Università di Cassino, secondo cui, con l’avvento della digitalizzazione e di nuovi reati dalle caratteristiche transnazionali, gli avvocati hanno bisogno di collaborare con colleghi all’estero. per questo, ha aggiunto, Meplaw lavora alla costruzione di una rete di contatti “italiani” nel mondo.


A Smirne lavora Lorenzo Macchi, anche tra i fondatori dello studio legale, che ha ricordato l’importanza dell’assistenza legale per le aziende italiane che operano all’estero.


Commercialista abilitato in Inghilterra e Galles, Cristiano Mariani ha evidenziato l’importanza della presenza di professionisti italiani a supporto delle aziende dopo la Brexit, mentre Luigi Maggesi, responsabile del Dipartimento di Diritto Sportivo e Presidente del Board Italiano dello Studio Legale Associato Meplaw, si è soffermato sull’assistenza legale in ambito sportivo, settore su cui ha portato la sua testimonianza anche Matteo Masucci, General Manager della “Juventus Academy di Alessandro Del Piero di Los Angeles”.


Una lunga carrellata di interventi, dunque, che hanno sottolineato l’importanza per l’avvocatura italiana di creare reti di contatti all’estero per garantire maggiore tutela per i clienti che vivono all’estero o intendono valorizzare il loro business al di fuori del Bel Paese.aise

Redazione

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