Rio,ammessi solo i turisti vaccinati
Rio de Janeiro fa il bilancio del suo primo giorno con il “passaporto vaccinale” obbligatorio per tutti, cittadini locali e turisti. Ieri infatti la certificazione attestante l’avvenuta immunizzazione è stata richiesta all’ingresso della quasi totalità dei luoghi pubblici. La misura è stata voluta fortemente dall’amministrazione locale: il sindaco di Rio, Eduardo da Costa Paes, ha specificato che la richiesta della certificazione anti-Covid è un mezzo per far riaprire completamente la metropoli fortemente impattata dal virus che fa registrare il tasso più alto della nazione in termini di letalità (quasi il doppio della media del resto del Paese).
Presentando l’ultimo bollettino epidemiologico, Paes ha ribadito di volere che i turisti tornino in massa a Rio, ma a patto che siano dei “turisti vaccinati”. “Se una persona viene da una parte del Brasile e vuole visitare Rio per una vacanza, ora a settembre o più tardi a ottobre, sarà fortemente benvenuta. Ma deve tener presente che, per frequentare la città, bisognerà esibire il libretto vaccinale”.
PRIMO GIORNO. Nei fatti, ieri il primo giorno di questo nuovo corso è stato bene accolto dai cittadini di Rio ma ha colto di sorpresa diversi turisti provenienti da altri stati. Molti hanno affermato di non essere stati informati dell’obbligo, ma questo non è bastato a impedire loro di venire bloccati all’ingresso di musei o altri luoghi pubblici. Significativa la lamentela di un turista che afferma di “non aver portato la mia tessera di vaccinazione, in quanto non siamo stati informati, né in albergo, né dall’agenzia che ci ha venduto il pacchetto di viaggio a Rio. Siamo già vaccinati, ma abbiamo appena scoperto che era obbligatorio presentare la tessera. Ho provato a scaricarla adesso dal telefonino, ma non il procedimento non è andato a buon fine. Dovremo tornare più tardi”. (deg)(© 9Colonne)
