Una dura prova per l’opposizione. Si ricomincia, ma con la stessa strategia

Una dura prova per l’opposizione. Si ricomincia, ma con la stessa strategia

Doriana Metollari

Una volta passate le elezioni il premier Edi Rama ha ripreso in mano il governo, con alcuni cambiamenti che dovrebbero intervenire a settembre.

Ma esistono fondati dubbi sulle chance possedute dal leader dell’opposizione Lulzim come leader del PD, dopo la rielezione di Rama .

Particolare menzione merita il noto imprenditore Agron Shehaj che viene dall’Italia,in quanto nonostante
la sua carriera politica in Albania sia agli inizi viene considerato da tanti democratici come il futuro leader del PD.

Invero c’è da dire che sia una figura carismatica, ma non è ancora ‘ ben inserito’ dentro il partito.

Saranno i quattro anni che seguiranno al parlamento a decidere le sorti per i democratici e LSI, che in queste elezioni ha già preso un duro colpo.

Le strutture del PS per le elezioni locali che ci saranno tra pochi anni in Albania sono pronte, con alcuni cambiamenti solo sui nomi che ci saranno a tempo debito, ma i capi sindaci attuali sono molto discussi e conosciuti alla giustizia.

Per ora tutto rimane fermo e Rama governa tranquillamente.

La strategia del PD non e’ cambiata. La gente si aspetta che sia lo SPAK (La struttura contro la criminalità organizzata) a muovere le acque per mettere davanti alla giustizia i nomi, proclamati più di una volta dall’opposizione, come capi della criminalità organizzata, e traffico di droga.

Accuse pesantissime.

Non ci saranno vacanze per l’opposizione, e Basha é partito subito all’ attacco, ma la strategia rimane quella.

Diversi esponenti del PD stano denunciando gli affari illeciti con gli appalti da parte degli ex sindaci del PS. Rama rimane fermo, Basha lo attaca, ma a questo gioco nessuno crede più. La gente vuole vederli agli arresti.

Lulzim Basha decide anche di cambiare alcune strutture interne dell’opposizione, parla di meritocrazia, e la creazione di un amministrazione stabile.

Dietro lui molti vedono ancora l’ ex premier Berisha, ma quest ultimo pare abbia deciso di stare da parte, almeno in pubblico.

La figura di Basha e’ una figura molto fragile per il momento, nonostante la sua convinzione di seguire la strada intrapresa e nonostante la strategia diplomatica utilizzata che lo allontana dal suo predecessore.

Comunque molte voci, soprattutto quelle più bizzarre parlano di una patto nascosto tra Rama e Basha.

La gente e’ divisa su questo. Quale leader non vorrebbe vincere le elezioni dopo due mandati all’ opposizione?

Una cosa rimane molto evidente in Albania. Il ruolo che hanno gli stranieri : infatti la riforma della giustizia voluta dalla maggioranza è stata attuata con l’aiuto importante degli internazionali .

Questa potrebbe essere la chiave per far funzionale una volta per tutte il paese, e partire da basi nuovi.

Per ora però questa riforma è in stand by.

Una volta passate questi due mesi ci si aspetta di più: non tanto e non già dall’opposizione ma da una scintilla che si spera possa accendersi dentro la consapevolezza delle persone che sembrano essere in un lungo sonno.

Non è facile alzare la voce in Albania!

Non é facile fare l’opposizione senza essere duramente messo sotto pressione.

E’ la pressione e’ una brutta faccenda.

Non esiste però un altra strada che quella di far valere i propri diritti, e cambiare le cose.

E le cose si cambiano non con la forza di uno ma con la voce di tutti, ma prima soprattutto bisogna sentirla dentro di se.

Doriana Metollari corrispondente Progetto Radici Tirana Albania

Redazione Radici

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