La storica fiat 500 racchiude l’Italia in un auto

La storica fiat 500 racchiude l’Italia in un auto

di Daniela Piesco

La fiat 500 è una vetturetta che è passata alla storia non tanto per le innovazioni tecnologiche o stilistiche ,quanto per essere stata rappresentativa del vissuto quotidiano di una intera generazione e di un intero paese.

Poche automobili sono riuscite ad unire tecnica e sentimento ,a lasciare un segno indelebile e a diventare una sorta d’icona della loro epoca .

La nuova 500 è una di queste

In più di 18 anni di carriera,dal 1957 al 1975,viene prodotta esattamente in 3.893.294 unità,portando gli italiani e gli europei a soddisfare un bisogno di mobilità individuale che proprio dai primi anni 50 è in costante crescita.

Con la nuova 500 finisce ,ancora più che con la 600 (classe 1955),anche la fase di emergenza postbellica dell’industria automobilistica italiana e inizia l’era della ricerca del confort,seppur minimo ed economico.

Con la nuova 500 il “Paese dei poveri ma belli’ diventa o cerca di essere un po’ meno povero e soprattutto libero di muoversi .

L’Italia è in pieno boom economico quando la Fiat dà alla luce la Fiat 500

Che, per essere precisi, si chiama Nuova 500, perché distinta da un modello già noto, la Topolino.

Se si vuole riconoscere un merito alla 500 della Fiat, di sicuro si può affermare, senza timore di essere smentiti, che è l’auto che ha contribuito alla cosiddetta motorizzazione di massa italiana.

La Fiat 500 è la prima utilitaria della storia e per dirla come lo si direbbe oggi, si tratta della prima citycar.

La Nuova 500 è uscita dalle linee di produzione di Fiat per molto tempo, quasi vent’anni.

Dal 1957 al 1975 è infatti stata in grado di conquistare un numero di automobilisti europei molto vicino ai 3,9 milioni.

Alcuni di essi erano alle prime armi, tutti hanno dovuto imparare a fare la cosiddetta doppietta, oggi inimmaginabile per i più.

Si tratta infatti di un cambio marcia senza sincronizzatore, quasi preistoria se la si guarda con gli occhi di oggi.

Naturalmente la 500 non è andata in pensione nel 1975

All’inizio degli anni 90, il ritorno della Fiat 500: è precisamente il 1991 quando la 500, rinominata però Cinquecento, ricompare sul mercato automobilistico.

Il nuovo modello, identificato con lo stesso nome, seppur espresso in lettere e non in numero, non ha però nulla a che fare con il modello originale.

In ogni caso, complici le dimensioni, la storia che aveva alle spalle, la voglia di retrò, raccoglie il consenso del pubblico, segnando un discreto successo.

Il successo dura quel che dura, alla 500 viene affiancata la 600: un’altra utilitaria che ha ben poco in comune con l’omonima degli anni addietro, ma che comunque segna anch’essa la sua fama.

Alcuni esemplari, sebbene siano oramai datati, si possono ancora vedere nelle strade italiane.

Per la 500, però, non è ancora segnata la sua fine .

Un terzo round ha infatti inizio nel 2007:Il nuovo modello, a differenza dell’ultimo predecessore, è più coerente con la capostipite.

Forse non si può parlare di family feeling, ma di sicuro la nuova cinquecento ha uno stile questa volta davvero un po’ più retrò.

Nel 21esimo secolo ritorna e fa conquiste anche fuori dall’Europa

Il resto della storia della 500 la scrivono sia le interpretazioni sportive e da corsa firmate da preparatori come Abarth e Giannini e, ovviamente, l’attuale generazione, che in tutte le sue declinazioni continua a conquistare anche molte simpatie fuori dall’Europa.

Compreso il Nord America, da dove sbarca dallo stabilimento messicano di Fiat Chrysler Automobiles.

La continua metamorfosi della 500, generata sia dall’avvento della Cabrio e delle versioni firmate Abarth sia delle robuste interpretazioni L ed X, ha dato vita al Cinquecentismo.

E’ un movimento animato da varie community di appassionati sensibili alla personalità emozionale della piccola Fiat, di ieri e di oggi.

La conquista delle libertà negli anni ’50 passa attraverso l’automobile

Con lei, grazie all’inventiva di Dante Giacosa, si realizza il sogno di una vetturetta “minima” a cui i dirigenti Fiat pensavano già da parecchio.

Lunga appena tre metri, spinta da un piccolo ma inesauribile motore due cilindri da 499 cc raffreddato ad aria con 13 CV, diventerà per moltissimi italiani “la macchina”, in grado di accogliere intere famiglie con bagagli e percorrere pazientemente l’Italia intera negli esodi vacanzieri, diventando anche un’arma nella competizioni su strada e pista grazie alle elaborazioni di specialisti come Abarth e Giannini.

Il prezzo di 490.000 lire, l’equivalente di un anno di stipendio di un operaio ,tredicesima compresa, è giudicato troppo alto ,inoltre è spartana, con accessori e comandi ridotti al minimo, poco rifinita e poco potente (tocca a malapena gli 85 km/h), tanto che la casa deve prendere provvedimenti pochi mesi dopo il lancio, abbassando il prezzo, rinvigorendo il motore fino a 15 CV e proponendo una variante meglio accessoriata a cui seguiranno nel decennio successivo le popolarissime F ed L.

Se cinquant’anni fa, qualcuno avesse detto ai vostri nonni che un giorno, la Fiat 500 sarebbe stata venduta in America, per di più in variante elettrica, sarebbe stato etichettato come “pazzo”.

Eppure ha varcato i confini europei prima in versione “normale”, con risultati soddisfacenti, e adesso anche in quella elettrica.

L’Italia in un’auto

La data del prossimo 4 luglio 2021 sarà una data da non perdere per tutti gli appassionati di auto. Grazie al patrocinio del Ministero della Cultura, infatti, quel giorno andrà in scena la 1° giornata mondiale della Fiat 500 storica. Un evento motoristico , organizzato dal Fiat 500 Club Italia , che avrà come protagoniste le mitiche 500 provenienti da ben 22 paesi diversi.

Eppure, la data del 4 luglio non è un caso.

Infatti, per la 1° Giornata mondiale della 500 storica è stata scelto il giorno che coincide con il suo 64° compleanno .

Proprio in quella data infatti, nel lontano 1957, la piccola auto di casa Fiat usciva per la prima volta dagli stabilimenti di Mirafiori di Torino.

“Nell’ambito del Fiat 500 World Wide Meeting (2-4 luglio) abbiamo istituito questa giornata per celebrare la mitica Fiat 500 e tutto ciò che essa ha rappresentato e rappresenta per l’Italia”

” Si tratta dell’auto che ha accompagnato il nostro Paese nel periodo del boom economico, entrando nella vita delle famiglie e cambiandone le abitudini nel senso della modernizzazione”

” È stata l’auto dell’indipendenza, della conquista e della scoperta, quella che ha accorciato le distanze e che ha permesso a molti di realizzare i propri sogni”, ha spiegato il presidente del Fiat 500 Club Italia, Stelio Yannoulis.

1° World Wide Meeting Fiat 500 Storiche: è Record per la Festa Planetaria della storica Fiat 500

Tre giorni ed un centinaio di eventi in Italia e all’estero: è questo il 1° World Wide Meeting delle Fiat 500 storiche, in programma dal 2 al 4 luglio prossimi.

Risultato eccezionale per un evento concepito in pieno periodo Covid, che ha raggiunto lo scopo “antidepressivo” che il Fiat 500 Club Italia si era posto.

Tanti raduni in ogni angolo della Penisola e in 22 Nazioni dei cinque continenti, ai quali parteciperanno complessivamente 3.400 equipaggi e che tutti potranno comunque seguire grazie all’intenso palinsesto al quale si sta dando forma definitiva in questi giorni.

Tramite il sito internet del Fiat 500 Club Italia (www.500clubitalia.it )saranno trasmessi momenti in diretta o filmati preparati ad hoc, in modo da offrire a tutti gli appassionati uno spaccato di ciò che sta accadendo a centinaia se non addirittura a migliaia di chilometri di distanza.

Ma cosa bolle in pentola?

In primis, la scelta delle location permetterà di ammirare luoghi suggestivi, da Piazzale Michelangelo a Firenze alle Saline dello Stagnone a Marsala, dalle Mura di Lucca alla Penisola Sorrentina, dal Museo dell’Automobile di Torino all’Auto Museum di Belgrado, che conserva la 500 che fu donata da Agnelli a Tito, passando per l’Espoo Car Museum di Helsinki.

Borghi, scorci naturali, castelli, monumenti vari, le grandi città come Roma e l’Aja, fino ai luoghi a noi più lontani come l’Uruguay, il Sud Africa, la Nuova Zelanda, l’Australia, la Thailandia e il Giappone.

Oltre al rombo dei motori e ai colori delle carrozzerie, il pubblico potrà deliziarsi con veri e propri spettacoli di ogni genere: esibizione di gruppi folkloristici, cabarettisti, corpi bandistici, chef alle prese con prodotti tipici, figuranti in abiti storici, interventi delle autorità e di ospiti speciali.

Il tutto per festeggiare lei, l’icona del made in Italy, la vetturetta che ha motorizzato il nostro Paese e che sarà celebrata in particolare il 4 luglio, giorno del suo anniversario.

Daniela Piesco vice Direttore Radici

Membro comitato Direttivo Corriere Nazionale

Redazione

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