Inno ai bambini mai nati per colpa dell’atrocità dell’uomo

Inno ai bambini mai nati per colpa dell’atrocità dell’uomo

Le guerre, a torto o a ragione, sono in assoluto il male della storia, comunque la si scriva e chiunque la scriva e, questo, è indiscutibile.

Poiché, i conflitti mondiali, rappresentano l’incarnazione dello spirito malvagio, che emerge dallo spettro dell’essere  umano e lo spinge verso le più disparate forme di atrocità assoluta.

Ne parlo oggi, a poco più di 80 anni dall’inizio della Seconda Guerra mondiale, perché tutti o quasi i protagonisti di quell’epopea, sono morti: vittime e carnefici.

Ma non è ancora morta la retorica, che mistifica l’essenza di quello stravolgimento della intera Umanità.

Eppure, noi siamo figli di quelle guerre, di quei morti, ma anche di quegli uomini innocenti che hanno creduto di sacrificare la loro vita in nome della Libertà.

Di quella gente che ha sacrificato la propria vita, in nome e a beneficio delle future generazioni.

Quanti fiumi di sangue versati inutilmente!

Immaginate se, i circa 35 milioni di uomini che perirono, in totale, nel corso della prima e della seconda mondiale, non fossero mai morti, se quelle due guerre non fossero mai state dichiarate, quanti rami generazionali e, dunque, discendenze avrebbero prodotto quei 35 milioni di uomini se solo  fossero sopravvissuti?

Rami generazionali che, a loro volta, in questi ultimi cento anni, avrebbero potuto generare altre centinaia di milioni di uomini che, purtroppo, non nasceranno mai più e che non conosceranno mai questo mondo.

E quanti altri uomini che oggi vivono, non sarebbero mai nati nel calcolo delle mancate probabilità e degli intrecci delle discendenze generazionali?

E quanti di quegli individui che, oggi, sono al mondo in conseguenza delle guerre, agiscono peggio di chi scatenò quelle Guerre.

Proprio quegli uomini che dovrebbero riflettere che, se sono al mondo, un disegno Divino a noi oscuro, ha concesso loro di diventare i testimoni di questa realtà chiamata vita.

O forse perché il dualismo della vita, è necessario a Dio per contrapporre sempre il bene al male?

Penso soprattutto a quei tanti individui potenti e prepotenti, a qualsiasi area sociale essi appartengano (eccezioni a parte, naturalmente), “omini” così piccoli piccoli al cospetto di Dio e/o della Natura se volete che, dimentichi di essere il nulla più assoluto, assoggettano i loro simili attraverso la manipolazione del cosiddetto potere terreno, con attività “oppressive”, che tolgono ed offendono la dignità e la libertà del Popolo!

Che strano l’uomo! Che ovvietà!

I corsi ed i ricorsi storici, non servono proprio a nulla.

La Storia insegna, ma l’uomo non è disposto ad imparare, infatuato com’è dalla tentazione del peccato

E ci risiamo!

Concludo indirizzando idealmente ai prepotenti contemporanei di tutto il mondo, la eterna frase Spirituale che pronunciò Fra’ Cristoforo rivolgendosi a Don Rodrigo, potente di turno, entrambi personaggi del Romanzo dal titolo i “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, il quale scrittore milanese, della religiosità, ne fece il fondamento della sua esistenza:

“Giorno verrà!”.

Ah, se verrà! Aggiungo io

E spero tanto che quei potenti, quando si sveglieranno un mattino trovandosi un bubbone sotto l’ascella come fu per Don Rodrigo nel corso dell’incedere della peste a Milano, riescano a comprendere che, senza averne mai avuto diritto, hanno abusato dei loro simili, compiendo il più grave dei peccati contro l’Umanità: l’assoggettamento.

Tutto ciò accadrà, anche in nome di quei Bambini mai nati e sacrificati sull’altare del folle egoismo dell’uomo.

Dal canto mio, spero che Dio abbia pietà delle loro anime!

ROBERTO CHIAVARINI                                                                                                                                             Opinionista di Arte e Politica

Redazione

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