Ue – Svizzera: la confederazione affossa l’accordo quadro

Ue – Svizzera: la confederazione affossa l’accordo quadro

 “Il Consiglio federale ha deciso di porre fine ai negoziati relativi all’Accordo quadro istituzionale UE-Svizzera”. Con una nota, la Commissione europea ha informato ieri, 26 maggio, della decisione “unilaterale” della Svizzera di porre fine ai negoziati relativi all’Accordo quadro istituzionale UE-Svizzera.
“Prendiamo atto di questa decisione unilaterale del governo svizzero e ci rammarichiamo di questa decisione, in considerazione dei progressi compiuti negli ultimi anni per realizzare l’Accordo quadro istituzionale”, si legge ancora nella nota.


L’Accordo, ricorda la Commissione, “doveva costituire la base per rafforzare e sviluppare le relazioni bilaterali UE-Svizzera in futuro. Il suo obiettivo principale era garantire parità di condizioni a chiunque operi nel mercato unico dell’UE, al quale la Svizzera ha ampio accesso. É, fondamentalmente, una questione di equità e di certezza del diritto. L’accesso privilegiato al mercato unico deve comportare il rispetto delle stesse norme e degli stessi obblighi”.
Per questo motivo, ricorda Bruxelles, “già nel 2019, l’UE aveva insistito sull’importanza fondamentale di questo accordo per la conclusione di eventuali futuri accordi sull’ulteriore partecipazione della Svizzera al mercato unico, ribadendo che esso è un elemento essenziale nella decisione di compiere ulteriori progressi verso un accesso al mercato reciprocamente vantaggioso.

L’accordo avrebbe consentito un consolidamento dell’approccio bilaterale e ne avrebbe garantito la sostenibilità e l’ulteriore sviluppo. Senza questo accordo quadro istituzionale non sarà possibile una modernizzazione delle nostre relazioni e i nostri accordi bilaterali saranno inevitabilmente destinati ad invecchiare: sono trascorsi 50 anni dalla conclusione dell’accordo di libero scambio (ALS) tra l’UE e la Svizzera, mentre gli accordi bilaterali I e II risalgono a 20 anni fa. Già oggi gli accordi in vigore non sono in grado di far evolvere le relazioni tra l’UE e la Svizzera come dovrebbero e potrebbero essere”.

Ora, conclude la Commissione, “ci accingiamo ad analizzare attentamente le ripercussioni dell’annuncio del governo svizzero”. (aise) 

Redazione

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