Contribuisci alla pace solo disarmando l’aggressore, mai armando l’aggredito

Contribuisci alla pace solo disarmando l’aggressore, mai armando l’aggredito
Se la pace finisce quando inizia la guerra; la guerra finirebbe se iniziasse la pace. Ma la pace viva e vegeta non l’hanno ancora inventata.
La scienza, che da 400 anni ha scelto di servire i guerrafondai inventando ogni forma di arma di offesa, fino alla bomba atomica e oltre; non ha ancora nemmeno provato ad immaginare per scherzo, in che modo lo scoppio della pace potrebbe uccidere la guerra.
Perciò il rompicapo numero 1 di tutti i popoli e questo: come può scoppiare la pace mentre piovono bombe e fanno morti e danni senza risparmio e senza confini?
Albert Einstein diceva: non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo.
Quando scoppia una guerra locale, tutti ci auguriamo che il conflitto non diventi mondiale.
Invece per fermare la guerra locale, i pacifisti che sono una schiacciante maggioranza, (almeno 7 miliardi contro 1)  dovrebbero far scoppiare all’istante la pace mondiale; e dopo 5 minuti non esploderebbe più nemmeno un mortaretto.
Dopo l’Ucraina anche Israele ha subito l’invasione da un gruppo di terroristi che ha bombardato assassinato e sequestrato ostaggi.
O quando proprio lavorano per mettere a ferro e fuoco gli Stati belligeranti, dichiarano l’embargo economico e corrono a rifornire di armi lo Stato perdente, come se d’incanto le forniture facessero del perdente probabile, il vincente garantito.
Così gli stati guerrafondai arricchiscono e gli stati pacifici falliscono; come succederà in Europa, a cominciare dall’Italia, per la guerra di Putin a l’Ucraina, che grazie alle forniture militari a Zelens’kyj, era progettata e garantita come “guerra lampo”Campa cavallo !!!
I pacifisti non hanno ancora capito che è lo scoppio della pace ad uccidere la guerra.
Senza sparare nemmeno un tric trac, i 7 miliardi e passa di umani pacifisti riuscirebbero a fermare la guerra in 24 ore.
Chi ha inventato l’embargo per bagnare le munizioni ai guerrafondai, sicuramente avrà avuto quel “lampo di genio” in uscita dall’osteria a mezzanotte.
Perché l’embargo converte la guerra locale propriamente detta, in guerra economico finanziaria mondiale, produttiva di fame, morte e devastazione, un miliardo di volte peggiore: moltiplica e stermina vittime, per fame, malattia e fallimento, e arricchisce i carnefici. 
( E sui danni ambientali della guerra stendiamo pure un velo pietoso ).
Guardate l’Italia in che condizioni è ridotta per sostenere l’Ucraina insieme ad America ed Europa inviando armi, accogliendo profughi (in aggiunta alla marea crescente di immigrati) e subendo un’inflazione da stato di guerra e default garantito.
Invece c’è un modo semplice semplice, (senza travasi economico finanziari, trasferimenti di arsenali e rischi indotti di fallimenti) per far cessare la guerra in 24 ore.
I guerrafondai, al popolo che considerano nemico, tolgono la vita; e i pacifisti dovrebbero attrezzarsi per togliere almeno la libertà ai guerrafondai.
Basterebbe fermare e custodire  come preziosi ostaggi, tutti i cittadini del popolo invasone che per lavoro o turismo sono in giro per il mondo, per costringere l’invasore ad alzare bandiera bianca e arrendersi senza condizioni.
Invece di sequestrare con la “geniale” politica dell’embargo proprietà e contanti, per dissuadere lo Stato invasore dal continuare la guerra, (ma facendo buchi nell’acqua, vedi Ucraina); basterebbe privare della mobilità i suoi cittadini che si trovano per lavoro o turismo in giro nei 150 Stati pacifici del mondo.
E da veri pacifisti, senza torcere un capello a nessuno, usarli come arma di dissuasione, come potere contrattuale, per costringere lo stato invasore alla resa incondizionata.
Se per un attacco di imbecillità noi italiani volessimo invadere un popolo come hanno fatto Putin e Hamas, renderemmo potenziali ostaggi, 6 milioni di Italiani sparsi nel mondo, che all’istante rischierebbero di essere “fermati” e custoditi da “armi di dissuasione“, (non certo da scudi umani sul fronte di guerra) per costringerci alla resa.
 
Perché, spegnere la guerra con la guerra, è come domare l’incendio con un estintore a benzina.
 
Ma le soluzioni pacifiche, (oltre che costose per i pacifisti) sono sgradite e avversate dai guerrafondai e dagli speculatori finanziari e industriali che detengono il potere politico tirannico mondiale.
Perché sulle devastazioni belliche, e successivi finanziamenti, forniture e ricostruzioni, ci lucrano montagne di miliardi di profitti insanguinati, alla faccia di milioni di innocenti che per fame o guerra hanno già perduto la borsa e la vita.
Franco Luceri

Redazione

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