Preghiera per un anno

Siamo nel nuovo anno. “Nuovo”, perché? Che cosa è cambiato? Molti uomini continuano ad avere fame di cibo e di giustizia e ci sono Paesi che soffrono per le devastazioni di guerre che non sono mai “piccole ”. In molti Stati continua a mancare la Libertà. Il tutto gravato da una pandemia che sembra non avere fine.
I ricchi continuano a non occuparsi di chi opera per la loro prosperità. Molte ideologie restano confuse e ancor più lo sono coloro che le condividono. Essere liberi, ma tutti liberi, è difficile come per l’anno che ci siamo lasciati alle spalle. Cosa c’è di nuovo? L’ossequio continua ad allettare più della sincerità. La contestazione e la repressione più del dialogo e della carità. E siamo ancora soli con i nostri compromessi, con i dubbi per il domani. Soli, in città che appaiono indifferenti al malessere e circondati da altri uomini in preda ad un dinamismo che è incapacità di fermarsi per paura di pensare.
Se il calendario indica un “nuovo” anno, significa, forse, che siamo cambiati? Dove sono finiti i buoni propositi con i quali avevamo iniziato quello che ci siamo lasciati alle spalle? Se il mondo non è cambiato in oltre duemila anni di “nuovi” anni, la colpa è nostra.
Signore donaci, oggi e tutti i giorni di quest’anno, che solo Tu sei in grado rendere veramente “nuovo”, la forza d’entrare maggiormente in contatto con i Fratelli, per stringere le nostre mani con le loro per una Pace che non sia un termine privato di reale contenuto.
Giorgio Brignola